Tutta campana la quinta tappa del Giro d'Italia che partirà da Atripalda, in terra irpina, per concludersi a Salerno dopo 171 chilometri. È una frazione ondulata nella prima parte e pianeggiante nel finale prevedibilmente adatto a una volata di gruppo.
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Si attraversa l’Irpinia in partenza con continui saliscendi (GPM a Passo Serra, 3a categoria) e curve lungo strade in discreto stato di manutenzione fino a raggiungere la zona di Lioni e innestarsi in strade a scorrimento veloce (da segnalare alcune serie di gallerie ampie e illuminate). Si raggiunge
Battipaglia dopo una breve scalata a Oliveto Citra, secondo Gpm di giornata, anche questo di 3a categoria.
Gli ultimi 15 km sono rettilinei e piatti lungo la costa tirrenica fino alla linea di arrivo: il rettlineo finale misura ben 800 metri e sarà quindi fondamentale la scelta del tempismo nel lanciare lo sprint.
UN OCCHIO AL TERRITORIO
Dalla selvaggia e silenziosa Irpinia al dinamismo di Salerno. E’ una giornata dai molti volti, introdotta dal sito archeologico di Abellinum, l’Atripalda dei Romani, di cui si osservano il Foro, le Terme e la Domus oltre a parte della cinta muraria. Emoziona anche la visita allo Specus Martyrum, la grotta in cui un tempo si rifugiavano i Cristiani per sfuggire alle persecuzioni e dove successivamente vennero sepolti quelli che vennero martirizzati. Tra loro anche Sant’Ippolisto a cui è consacrata la chiesa sorta sopra la grotta. E’ piacevole, poi, seguire fedelmente il tracciato di gara che effettua un ampio giro tra i rilievi irpini alternando lunghi tratti disabitati a paesi orgogliosamente ancorati alle proprie tradizioni. Da vedere, strada facendo, l’Abbazia di San Guglielmo Goleto (XII sec.) a Sant’Angelo dei Lombardi e il Santuario di San Gerardo Maiella presso Materdomini.
A Eboli si entra nel cuore della terra di produzione della mozzarella di bufala DOP e si può approfittare del richiamo del palato per visitare la Villa Romana in località Paterno, l’acquedotto medievale, le Fornaci romane e il più recente Castello dei Colonna edificato nel XV secolo ma modificato nel Settecento da Leonardo Vanvitelli.
Battipaglia è idealmente protetta dal Castelluccio, che a dispetto del nome è uno dei più grandi e affascinanti manieri medievali del nostro Paese. Anche la cinquecentesca Torre del Tuscione cattura lo sguardo con la sua particolare forma cilindrica, ma per celebrare degnamente la gloria della gastronomia locale si va al Museo della Bufala e della mozzarella, inaugurato di recente in una masseria poco distante al centro.
Oliveto Citra è il primo paese narrato d’Italia. La Comunità locale ha infatti voluto mettere insieme la sua Storia e le sue storie, per offrirle come dono di benvenuto ai propri ospiti. È nato così, nel 2018, il ‘Borgo dei Racconti’, un itinerario in Realtà Aumentata che si snoda dentro il centro storico del paese. Dentro "Il Borgo dei Racconti’ le narrazioni non sono affidate ad attori, ma ai membri stessi della Comunità; persone che hanno vissuto o conservano la memoria di vicende legate all’emigrazione, al brigantaggio, alla guerra, al Terremoto del 1980, ma anche capaci di raccontare i costumi locali, le devozioni religiose, le tradizioni gastronomiche.Salerno è la città che non si ferma mai. Non solo per la celebre movida cittadina ma soprattutto per la sua capacità di evolversi anche a livello artistico e architettonico. Nel centro storico si concentrano gli edifici più antichi: il duomo arabo-normanno con stupendi mosaici, il Giardino della Minerva dove si coltivano da secoli le piante medicinali, la piazza Flavio Gioia ed il Largo Abate Conforti con le fontane monumentali e il superbo Castello longobardo d’Arechi che regala una magnifica una vista sul mare. Sono capolavori contemporanei la Stazione Marittima progettata da Zaha Hadid, Piazza della Libertà e Crescent di Ricardo Bofill, la Marina d’Arechi di Santiago Calatrava.
E dove finisce la città inizia lo spettacolo della Costiera amalfitana: una calamita irresistibile.