Sono stati scelti la settimana scorsa da Pauline Ferrand-Prévot e Gianni Vermeersch, i due freschi Campioni del mondo in carica nella specialità gravel e sono probabilmente i copertoni da gravel più veloci in circolazione. Messe da parte le polemiche riguardo la larga partecipazione all’evento di molti atleti in sella a bici da strada, quello che è certo è che questi Terreno Dry hanno offerto velocità pazzesche su terreni asciutti, duri e sconnessi.
Due pneumatici tubeless
Nella maggior parte dei casi i terreni d’elezione del gravel sono i sentieri in terra battuta, le classiche strade bianche, qualche prato e un po’ di asfalto ed è in queste condizioni che Terreno Dry si conferma velocissimo. Potendo scegliere tra 4 diverse misure, da 31mm fino a 38mm e due diversi tipi di costruzione ( carcassa Gravel Lite TLR o il rinforzato Gravel Endurance TNT ) ho optato per la misura più ampia, perfetta per galleggiare il giusto e viaggiare sicuri anche sui terreni più morbidi. All’interno di questi tubeless ho posizionato gli inserti Air-Linea Gravel, perfetti nel rotolamento ed essenziali nel caso in cui il liquido antiforatura non riesca a tappare il foro o il taglio.
Il divario tra un battistrada slick e un tassellato?
Messo da parte quest’ultimo accessorio, scelto da molti atleti per garantire affidabilità in una gara senza supporto tecnico mobile, è proprio il copertone Terreno Dry a dimostrarsi affidabile e robusto come pochi altri. Gli ampi tasselli sui lati hanno la capacità di farvi seguire la traiettoria sullo sterrato mentre la parte centrale con l’esclusivo design a “squame di pesce” diventa un fattore chiave quando si cerca la velocità. Questi tasselli a forma esagonale, tutti inclinati verso l’alto nella direzione del rotolamento conferiscono velocità nel rotolamento offrendo continuità nel contatto con il terreno, differentemente, in caso di frenata, l’inclinazione dei tasselli fa in modo che questi affondino nel terreno. In questo frangente Vittoria si è superata, trovando la soluzione corretta per compensare il divario tra un battistrada liscio e uno tassellato.
Il fenomeno gravel è in espansione
Basta guardarsi attorno, il gravel sta già mutando. Esiste un gravel fortemente orientato all’experience e un gravel in cui la performance è già al centro del progetto. Occorre fare chiarezza, probabilmente la dimensione di questa specialità galleggia in acque ampie tra il cross country e il ciclismo da strada e in questo panorama vasto c’è spazio per moltissime soluzioni. Vittoria offre già una gamma completa di battistrada per affrontare diversi tipi di condizioni meteorologiche e del terreno, infatti, con Terreno Zero, Terreno Dry, Terreno Mix e Terreno Wet tutti i ciclisti gravel troveranno le coperture adatte ad ogni condizione.