Elisa Balsamo è emozionatissima, la sua maglia iridata risplende sotto il traguardo mentre lo attraversa con le braccia al cielo. Ha vinto una corsa formidabile, uno sprint gestito alla perfezione, l’ennesimo sigillo di una campionessa del mondo che non smette mai di stupirci. «Quello che ho fatto è pazzesco, vincere una gara italiana tanto importante come il Trofeo Binda e farlo con questa maglia, è un sogno» ci dice Elisa Balsamo subito dopo l’arrivo.
La campionessa del mondo abbraccia le compagne di squadra, una ad una le ringrazia per il loro prezioso aiuto, poi lo staff e tutti quanti, è un team unito quello della Trek Segafredo, e nonostante Elisa sia solo ai primi mesi con loro è entrata perfettamente nei loro ingranaggi. Poi è il turno dei genitori, degli amici e dei tifosi, la campionessa del mondo regala abbracci e sorrisi, non aveva ancora vinto in Italia con la maglia arcobaleno.
«Quanta emozione, quasi faccio fatica a trovare le parole, è stata la conclusione di una giornata praticamente perfetta - racconta Elisa Balsamo -: questa è una gara che amo davvero tanto, il percorso la rende praticamente imprevedibile, ho sempre desiderato vincerla ed ora eccomi qui. Ogni anno il tracciato è molto duro ma anche aperto a qualsiasi soluzione, potrebbe arrivare una persona sola come è successo l’anno scorso con Elisa Longo Borghini, ma anche un gruppo numeroso, dipende tutto da noi atlete e come conduciamo la gara e devo dire che oggi è stata molto dura».
La vittoria di Elisa Balsamo corona un lavoro di squadra praticamente perfetto che ha bissato il successo dell’anno scorso. La Trek Segafredo era il team da battere, sulla carta uno dei più attrezzati e di sicuro con tantissime carte da giocare.
«Oggi avevamo più possibilità e logicamente abbiamo cercato di giocarcele al meglio - prosegue Elisa -: Elisa Longo Borghini ha provato diverse volte ad attaccare per provare a fare il colpaccio come l’anno scorso, ma quando ha visto che non riusciva a portare via un gruppo ristretto abbiamo deciso di optare per la volata e di lavorare di conseguenza. Nell’ultimo giro abbiamo cercato di organizzarci, l’obiettivo era giocarcela allo sprint e così abbiamo cercato di stare tutte insieme in modo tale da essere in grado di chiudere ogni tentativo d’attacco. Le mie compagne di squadre sono state fenomenali perché hanno cercato di fare un ritmo regolare in modo tale di non mettermi in difficoltà. Alla volata è stato tutto nelle mie mani: penso che su questi tipi di arrivi allo sprint più tardi si riesce a partire meglio è, è per questo che ho deciso di partire un po’ più indietro e devo dire che ho fatto la scelta giusta».
Elisa Balsamo è approdata nel World Tour con la Trek Segafredo soltanto quest’anno ma sembra proprio che si sia ambientata nel migliore dei modi e abbia già fatto un ottimo gioco di squadra con le sue compagne e di aver fatto anche dei grandi miglioramenti. «In squadra sono stata accolta veramente bene, le ragazze sono state gentilissime perché mi hanno permesso di ambientarmi nel migliore dei modi – riprende la campionessa del mondo -. Logicamente c’è un po’ di differenza rispetto all’anno scorso soprattutto nell’organizzazione, le persone che lavorano nello staff sono veramente tante e ora con le mie compagne possiamo decidere che tipo di gara impostare e non essere più in balia delle mosse degli altri. Anche se è poco che corro in una squadra World Tour sento di essere migliorata molto soprattutto in salita dove sento di poter tenere dei ritmi molto più alti. Sto lavorando tanto e l’obiettivo è quello di diventare un’atleta da classiche, penso di non aver mai fatto un tale inizio di stagione e questo mi fa ben sperare di essere sulla strada giusta. Quest’anno indosso una maglia che mi dà molte più responsabilità ma è anche una spinta ulteriore a fare bene».
La giornata di oggi a Cittiglio è stato un vero trionfo per il ciclismo italiano, sul podio alle spalle di Elisa Balsamo si sono posizionate Sofia Bertizzolo e Soraya Paladin ed Elena Cecchini ha colto un ottimo quinto posto. Questa mattina un’altra italiana aveva alzato le braccia al cielo sotto il traguardo, Francesca Pellegrini milita nella sezione Junior della Valcar e vede proprio in Elisa Balsamo uno dei suoi grandi punti di riferimento. Nonostante abbia già vinto tantissimo la campionessa del mondo ha solo 24 anni e sorride al pensiero di poter essere già considerata un punto di riferimento. «Mi fa strano essere l’idolo di qualcuno, però è veramente bello; diciamo che anche io non ho ancora molto capito dove voglio e posso arrivare e cerco di ispirarmi a qualcuno - dice Elisa sorridente - quello che abbiamo fatto oggi io e le altre ragazze penso abbia dato un segnale importante a tutto il movimento. Settimana prossima già si riparte con le classiche del Belgio e poi diciamocelo, forse tra un po’ riesco anche a laurearmi».