Quando nel 1965 il bergamasco Pietro Santini fondava il maglificio che porta il suo nome, di certo non pensava che quell’idea imprenditoriale potesse un giorno conquistare le vette del ciclismo mondiale, ed oggi che Santini Cycling Wear rappresenta uno dei brand di riferimento nel mondo della bicicletta, guarda al futuro con un preciso piano di sviluppo.
È quanto emerso dalla presentazione avvenuta questa mattina presso la sede di Confindustria Bergamo nel Kilometro Rosso dove le sorelle Monica e Paola Santini hanno illustrato alla stampa il progetto di trasferimento della sede aziendale in un nuovo headquarter nel perimetro della città di Bergamo.
«In questi ultimi anni il comparto del ciclismo è cresciuto in modo esponenziale tanto da essere considerato una disciplina non solo spettacolare per lo show televisivo e salutare per il benessere del corpo, ma si è elevato a sport di tendenza, dove la tecnologia tessile incontra lo stile – ha commentato Monica Santini, amministratore delegato dell’azienda di famiglia – e, in questo scenario internazionale, il nostro marchio si è affermato ancora di più grazie alla qualità delle collezioni proposte e alla affidabilità del nostro Made in Italy». Da oltre dieci anni la gestione dell’azienda è passata nelle mani delle figlie e Pietro Santini ricopre la figura di presidente giocando il ruolo strategico di memoria storica dell’attività aziendale.
«Sin dagli anni 70, Santini è stata vicina al mondo dell’agonismo di vertice, ancor’oggi per noi il laboratorio dove studiare soluzioni che poi decliniamo anche nelle collezioni per gli amatori – prosegue Monica Santini – e le partnership che abbiamo instaurato confermano le nostre scelte strategiche». Infatti, oltre allo storico rapporto con l’UCI, la federazione mondiale di ciclismo e che dura dal 1988, l’azienda orobica può vantare 25 edizioni di Maglia Rosa, l’accordo esclusivo con IRONMAN (il più importante circuito di triathlon), la sponsorizzazione del Team Trek Segafredo e, ultimo ma non certo per importanza, l’annuncio della partnership con il Tour de France: «Dal 2022 e per cinque edizioni vestiremo la maglia gialla del Tour de France: questo rappresenta un traguardo eccezionale e devo ringraziare le mie figlie per avermi fatto un ‘regalo’ simile…» ha commentato un emozionato Pietro Santini.
L’azienda ha la previsione di chiusura dell’esercizio in corso con un fatturato di 31 milioni di euro (per oltre l’85% in export) ottenuto anche grazie a un sapiente mix tra fornitori a chilometro zero dell’area bergamasca e lombarda con partnership prestigiose dal forte contenuto tecnologico.
«Tuttavia, è anche la previsione di assunzione di nuovo personale che ci ha portato a fare questa scelta: da quando sono entrata in azienda oltre un decennio fa con 60 dipendenti, oggi siamo a oltre 140 persone, a cui vanno aggiunte altrettante risorse esterne, grazie all’indotto che abbiamo saputo generare sul territorio bergamasco» sottolinea Paola Santini, che in azienda è responsabile dell’area marketing. E colpisce in questa analisi, la forte componente della clientela femminile passata dall’8 al 20% del fatturato in soli 5 anni.
Per sostenere lo sviluppo atteso nei prossimi anni, Monica e Paola Santini hanno così deciso di aprire un nuovo capitolo aziendale, trasferendo l’azienda in una struttura che fosse in grado di assicurare il forte aumento di produzione previsto dal piano industriale, confermando la scelta di voler continuare a produrre nel nostro Paese, a conferma del “Made in Italy” come valore riconosciuto in tutto il mondo.
«Nella scelta della nuova sede, che avrà una superficie tripla all’attuale di Lallio, ci hanno guidato anche i valori aziendali, come la volontà di avere una struttura dal forte connotato green, sia come spazi verdi che come costo energetico – commenta Paola Santini – e soprattutto che fosse all’interno del perimetro comunale della città di Bergamo, di cui vogliamo continuare a essere un punto di riferimento nel nostro settore».
Alla conferenza stampa ha presenziato il primo cittadino di Bergamo, il sindaco Giorgio Gori: «Sin dal nostro insediamento, la nostra amministrazione ha lavorato perché Bergamo diventasse sempre più attrattiva, non solo per i nostri concittadini, ma anche per chi vive fuori dal nostro territorio: abbiamo creato eventi, strutture, iniziative, semplificazioni e tutto ciò che fosse di richiamo per attirare verso la città energie nuove, e, oggi, con la nuova sede Santini all’interno del perimetro della città, proseguiamo il percorso di attrazione anche nei confronti del tessuto imprenditoriale. Santini rappresenta quel modello di manifattura in grado di dare un valore aggiunto alla città».
La nuova sede si trova in via Zanica, 14 a Bergamo e in questi mesi è in corso la ristrutturazione degli edifici, opera affidata allo studio dell’architetto Marco Acerbis di Bergamo, noto per la lunga collaborazione con il prestigioso studio Foster+Partners di Londra e con un’altra archistar dal nome Mario Bellini.
«L’architettura deve essere sempre al servizio dell’uomo - commenta Marco Acerbis. Nella nuova sede di Santini la storia si proietta nel futuro in modo dinamico ed elegante con una visione in equilibrio perfetto tra architettura e design che da sempre è il fine della mia ricerca progettuale».
Il nuovo insediamento produttivo, che rappresenta un punto di equilibrio tra architettura e design, prevede due stabili dove andranno alloggiate le linee di produzione nel primo fabbricato (e che saranno operative da gennaio 2022) e gli uffici amministrativi in un secondo stabile: il trasloco delle funzioni design, marketing, contabilità e commerciale avverrà in quest’ultimo edificio nel corso dell’estate.
Da gennaio il nuovo quartier generale di Santini sarà in città con un sito produttivo ecosostenibile grazie all’adozione di energie provenienti da fonti rinnovabili, prevedendo facilities per clienti e dipendenti e fornendo un valore aggiunto a Bergamo in termini di visibilità.
Il pool di aziende che stanno operando nella ristrutturazione sono coordinate da Avalon nel ruolo di project management e vedono Piazzini Albani come società responsabile lavori, sicurezza ed esecuzione, DiGiErre 3 per progetto DL impianti, Intesa come impresa costruzioni e Agie per la parte impianti elettrici e meccanici.