La telenovela legata al Velodromo di Spresiano è ancora lontana dall’essere conclusa ma, quantomeno, la speranza è quella di essere entrati nella fase che porta al capitolo finale, ovvero la tanto attesa realizzazione. I nuovi vertici della Federazione Ciclistica hanno cominciato a sbrogliare i tanti intrecci che si sono venuti a creare dopo il fallimento della ditta Pessina, che ormai più di tre anni fa aveva vinto l’appalto per la costruzione di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova casa della pista italiana, salvo poi scomparire un anno più tardi coi lavori già iniziati.
Ad occuparsi del progetto è il Segretario Generale della Federazione, Marcello Tolu, che in occasione dell’incontro tra i vertici nazionali e quelli veneti in quel di Ca’ del Poggio ha fatto il punto sullo stato dell’arte del velodromo trevigiano: «La Federazione ha a cuore tutta la vicenda legata al Velodromo di Spresiano e la stiamo seguendo molto attentamente - spiega Tolu -. Non vogliamo farlo diventare una cattedrale nel deserto o farlo decadere, bensì costruire una struttura d'eccellenza. Quando è fallita la Pessina è intervenuto un giudice fallimentare le cui procedure, tra le altre cose, bloccano anche la possibilità di riassegnare immediatamente i lavori. La novità positiva è che la Federazione Ciclistica è tornata ad avere il possesso dell'area grazie allo svincolo del giudice fallimentare. Ora bisogna ripartire con tutte le varie procedure e le alternative sono due: o si decide di fare una nuova gara di appalto, oppure di nominare un commissario straordinario che si occupi del tutto, come è successo con il Ponte di Genova per intendersi. Noi crediamo che questa seconda soluzione sia quella ideale, perché con le deroghe giuste si potrebbe accelerare non poco tutto il processo. Ci siederemo al tavolo con le autorità di Governo, quindi col Dipartimento dello Sport e il Ministero delle Infrastrutture per capire come si potrà agire. Al momento è difficile poter dire di più, non ci sono date». Il covid ha complicato ulteriormente le cose, aumentando i costi e rallentando i processi, ma la Federazione assicura che le cose si stanno muovendo e si muoveranno: «Sono contento che attorno alla vicenda velodromo ci sia una grande attenzione, sia mediatica che dei cittadini, perché questo può veramente aiutare nella realizzazione del progetto» prosegue Tolu, che ha anche spiegato come l’idea sarebbe quella di creare un svincolo ad hoc per il velodromo nella strada Pedemontana.
A fare eco ai propositi di Tolu ci ha pensato il Presidente della FCI Cordiano Dagnoni: «Posso assicurare che il Segretario Generale sta facendo un lavoro incredibile, è stato nominato non più di due mesi fa e di passi avanti ne ha già fatti. L'importante è capire che anche noi come Federazione abbiamo lo stesso obiettivo di tutti, ovvero vedere compiuto questo velodromo e aprirlo alla nostra Nazionale, ai giovani e agli amatori».