Sono state le scarpe da mtb che ho sfruttato di più negli ultimi mesi, soprattutto nel gravel e ora che siamo alla fine del long run testi ne sono ancora più sicuro, le DMT KM1 sono scarpe eccellenti sotto tutti i punti di vista.
L’aspetto è unico, raffinatissimo
Le giro e le rigiro, ma punti deboli non ne hanno e di incertezze con loro ai piedi non ne ho mai avute. Solide ma leggere, robuste e raffinate come poche altre, le KM1 mi hanno letteralmente stupito andando ben oltre le aspettative. Questo modello, cosi come il gemello stradale, prende forma grazie all’esclusiva tecnologia Engineered Knit 3D ed il risultato a livello di calzata è pazzesco, infatti, la tomaia avvolge il piede come una calza.
La chiusura affidata all’unica rotella Boa® Fit System LP1 è la solita inesauribile garanzia, sia per tenuta generale che per resistenza nel tempo. Knit non vuol dire delicato, ma è garanzia di estrema ventilazione, una benedizione in ogni periodo della stagione, soprattutto ora. Le potete sporcare, infangare e maltrattare a dovere, con un getto d’acqua e un po’ di sapone neutro tornano sempre come nuove.
Suola rigida, esattamente come nel ciclismo da strada
La suola in carbonio non è semplicemente bella, questa è e resta una mia personalissima opinione, ma è soprattutto una delle migliori suole su cui mi sia imbattuto. Il livello di rigidità è totale, un vero turbo per massimizzare le prestazioni. Quello che mi piace particolarmente è la posizione in cui viene messo il piede, ben protetto in una sorta di culla, mentre i volumi che l’arto può sfruttare in fase di spinta sono particolarmente azzeccati. La suola sfrutta a meraviglia i tasselli in gomma ad alta aderenza sviluppati con Michelin, una tassellatura che vi offre grande grip in ogni circostanza.
Il disegno di questo carro armato prende spunto dallo storico pneumatico da Rally Latidude C e si dimostra solido e affidabile in ogni circostanza. Avendole principalmente utilizzate come scarpe da gravel, probabilmente non le ho immerse nel loro ambiente naturale che è la competizione, ma si sono comportate sempre a dovere. Quindi, avendo avuto diverse occasioni per mettere il piede a terra e spingere, ho approfittato completamente del loro grip affondando i tacchetti nella terra o rimanendo in perfetto equilibrio sulle rocce. Nonostante una placca centrale protegga la parte più esposta della suola, devo ammettere che tra sassolini e ghiaia di vario spessore, quest’ultima ha riportato dei segni, ma niente che possa intaccarne la stabilità.
Con Boa® e Michelin il tasso tecnico sale alle stelle
La calzata può contare su un contenimento « vellutato », un mix ben bilanciato che offre tutto il sostegno necessario quando serve, soprattutto nei momenti di massima spinta. Le scarpe permettono una pedalata precisa anche se il livello di serraggio della rotella Boa® non è portato al massimo ed è proprio in questi casi che la tomaia realizzata con tecnologia Engineered Knit 3D offre netti vantaggi, in pratica, si adatta alla forma del piede.
Quando si fa sul serio, i cavi scorrono con precisione nei passacavi integrati scongiurando picchi di pressione per un comfort che non ci si aspetterebbe mai da una scarpa racing e soprattutto da un rotore solo. La colorazione basata sui colori nero, grigio e arancione mette in risalto la sofisticata struttura della tomaia, ben protetta comunque da un rivestimento leggermente gommato. A chi sono destinate? Semplice, a chi desidera un modello in cui ritrovare il massimo della tecnicità, semplicemente il top.