I PIU' LETTI
LA LEZIONE DI GEMINIANI. «SOGNO UN TOUR PER RIPARTIRE, COME NEL 1947...»
dalla Redazione | 04/04/2020 | 08:10

“Non ho mai visto tanta gente come a Parigi alla partenza del Tour del 1947. Migliaia e migliaia di pesone esaltate, lungo le strade. Il Tour ci aveva fatto dimenticare la guerra».

È questo l’incipit della splendida intervista che Philippe Brunel ha realizzato per L'Équipe con Raphael Geminiani, 94 anni (è nato il 12 giugno 1925), “porteur” della maglia gialla, compagno di squadra di Bobet, di Coppi e uomo che nella sua vita ne ha viste davvero tante. Vi proponiamo i passaggi più significativi del pensiero di questo grande delle due ruote.

SITUAZIONE. «Che periodo, non avrei mai pensato di vivere una situazione come questa. E nemmeno di non potermi gustare il ciclismo alla televisione. Il Giro mi mancherà e ho paura anche per il Tour»

SOPRAVVISSUTO. «Ho fatto i conti, tutti quelli che hanno cosro il Tour del 1947 sono morti e anche quelli del 1948, tutti i i miei compagni di squadra. Sono rimasto l’ultimo...». (In realtà non è così, del Tour 1947 c'è ancora Emile Idée che compirà 100 anni il 19 luglio. E nel ’48 c'era anche il lussemburghese Willy Kemp, che ha 94 anni proprio come Gem, ndr).

GUERRA. «Il presidente Macron dice che siamo in guerra? No, non c’è paragone con la guerra. Non ci sono bombardamenti, oggi. E poi in guerra sai chi è il tuo nemico, oggi invece non sappiamo nulla. Oggi abbiamo paura di tutto, anche della nostra ombra, anche di attraversare la strada. E paradossalmente avevamo più libertà in tempo di guerra. Io per esempio riuscivo ad allenarmi e nel 1943 ho vinto il Premier Pas Dunlop».

TOUR. «Il Tour del ’47, quello della ripresa... Non ho mai visto tanta gene. E alla fine Jean Robic, che lo vinse, ebbe una popolarità straordinaria. Quel Tour ci ha fatto dimenticare la guerra. E sarebbe bello se, ma solo nel caso che la pandemia fosse sconfitta, anche quest’anno il Tour facesse la stessa cosa, ci aiutasse a tornare alla normalità, a rilanciare la vita. Ricordo che in quell’edizione faceva talmente caldo che Fachleitner si è buttato nella Meuse e io ho preso la febbre aftosa placando la sete ad un abbeveratoio, sono arrivato al traguardo praticamente cieco sostenuto da De Gribaldy. Allora l’igiene era quel che era, pensate che l’organizzazione portava tutte le vettovaglie da Parigi, venivano conservate in un frigorifero e poi scaldate in forno. Ho raccontato tutto ad Abel Michea, de l’Humanité e vi assicuro che patron Goddet non fu contento».

ROBIC. «È passato alla storia come un tipo ingegnoso, ma in effetti non ha inventato granché, solo un casco fabbricato con il cartone. E per mostrarcene l’efficacia si diede una martellata in testa... ma dalla sua fronte abbiamo visto scendere un filo di sangue. A fine carriera era diventato detestabile: nel 1952, nella tappa che portava a Namur, mi ha lasciato da solo a tirare per difendree la maglia gialla di Nello Lauredi, che era in difficoltà. Robic diceva di essere in crisi e poi quando Coppi è scattato chi c’era alal sua ruota? Robic! Più tardi, in hotel, l’ho sentito parlare ai giornalisti e dire che “non volevo fare come quel coglione di Gem, perché lavorare per Lauredi non serviva a niente". Era in bagno e gli ho messo tre volte la tesa nella tazza...».

GIRO 1955. „Una vittoria che mi è sfuggita per poco. Nencini, in maglia rosa, era staccato nella tappa di San Pellegrino e il giorno dopo saremmo arrivati a Milano. Era mia la vittoria, quando ho forato sulla ghiaia, a 20 km dal traguardo. Al mattino avevo sentito che si tramava qualcosa, Magni e Coppi avevano montato tubolari a sezione rinforzata, li avevano avvisati. Ci sono state 94 forature in quel tratto... Ma non ho rimpianti, ero già felice per essere passato da Lugo, la città natale di mio padre, emigrato a Clermont Ferrand per sfuggire ai fascisti».

COPPI E BARTALI. «Fausto mi aveva voluto alla Bianchi, dove c’era il lusso. Viaggiavamo in vagone letto, ci massaggiavano le gambe con l’acqua di colonia invece che con l’alcool come ero abituato alla Metropole, dove bisognava piangere per avere un tubolare. Ma anche Bartali mi voleva bene. In quel 1952 in cui io corsi con la Bianchi mi disse “Avresti dovuto venire alla Legnano, avresti guadagnato come alla Bianchi ma io avrei spaventato Coppi e tu avresti vinto il Giro”. Chissà... E la loro era una vera rivalità, tanto vera quanto quella tra Anquetil e Poulidor. Il vero rivale di Jacques era Riviere, che lo aveva anche battuto a cronometro prima di fratturarsi la schiena in una caduta. A quel punto i giornalisti hanno inventato la rivalità con Puolidor, ma sinceramente fra i due non c’era match»».

LA MALARIA. «Fu Bobet a rinunciare a quel viaggio in Alto Volta e io ho propostoa  Coppi di prendere il suo posto. Era felice all’idea cacciare in Africa e di rivedere il continente dove era stato quando era soldato. Abbiamo corso i il Criterium a Ouagadougou e poi siamo andati a visitare Abidjan, Conakry... A Fada Ngourma, nel sud del Paese, eravamo alloggiati a casa di un architetto italiano, abbiamo passato una notte d’inferno a causa delel zanzare. Siamo tornati insieme a Dakar e ci siamo salutati ad Orly, augurandoci Buon Nabatle. Lui per tornare a Novi Ligure, io a Clermont. Poi mi chiamò per chidermi di aiutarlo a trovare sei corridori da ingaggiare per la Tricofilina dove avrebbero corso al fianco di Federico Bahamontes. Gli dissi che non stavo bene, “nemmeno io” mi rispose. Io ho avuto fortuna: un medico che sapeva del mio viaggio in Africa mi fece un prelievo di sangue che fu portato da due gendarmi in moto fino a Parigi, all’Istituto Pasteur. Dopodiché tutto è fluo, passavo da momenti di veglia ad altri di coma, mi diedero l’estrema unzione e poi ho visto dei giornalisti erano tornati dal funerale di Coppi e si preparavano per il mio... Pierre Chany mi fece leggere il coccodrillo che aveva scritto per me, deve essere ancora negli archivi de L’Equipe. E poi mi fecero leggere i giornali con i titoli su Coppi: Bobet non è venuto inn Africa, Coppi ha preso il suo posto con il destino. Bisogna accettarlo. Come bisogna accettare la situazione attuale. E combattere insieme».

 

NOTA A MARGINE

Ci è stato segnalato e, dopo aver controllato, vi proponiamo questa precisazione: Genignani non è l'ultimo rimasto dei Tour '47 e '48. Questi due Tour li ha corsi anche Emile Idée che compirà 100 anni il 19 luglio prossimo. Nel '48 c'era anche il lussemborghese Willy Kemp, adesso ha 94 anni proprio come il leggendario Gem.

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

Nel panorama ciclistico professionistico non esistono realtà più uniche, divertenti e innovative di quella della Unibet Tietema Rockets. Da quest’anno è entrato a far parte di questo magico mondo anche...

Dopo aver lanciato lo scorso anno la Nago R4 PAS 3DMSS, la prima sella Prologo ultraleggera con cover multi settore stampata interamente in 3D, l’azienda italiana amplia la propria gamma...

Taipei Cycle si conferma una fiera di calibro mondiale e anche nel 2025 non ha tradito le attese. Tra le belle novità troviamo sicuramente un grande prodotto italiano, ovvero il...

Oggi Trek ha presentato una nuovissima vernice Project One ICON Chroma in collaborazione con Shimano, che celebra gli iconici gruppi Dura-Ace del marchio. Per decenni, la componentistica DURA-ACE ha abbellito...

Garmin ha appena presentato Varia™ Vue, la prima luce frontale da 600 lumen dotata di videocamera frontale 4K per salvare automaticamente le clip in caso di rilevamento di incidente. Quest’ultimo dispositivo...

Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la scelta finale a mio avviso resta molto personale, almeno per...

Ogni novità immessa mercato ha certamente il suo peso e merita attenzione, ma quello che viene generato dallo Specialized Science Club ha sempre la stessa caratteristica: spaziale! È con grande...

Dopo aver scritto capitoli importanti nel ciclismo moderno con selle e scarpe profondamente innovative e performanti, Fizik amplia la propria impronta nel nostro sport introducendo una nuova e completa gamma...

Nella nuova collezione Primavera-Estate 2025, così come accade da qualche anno,   è proprio nella linea R-EV1 che possiamo trovare i capi più orientati alle performance, indumenti in cui ALÉ...

Il Giro delle Fiandre è terreno di caccia per Tadej Pogačar e lo sarà ancor più domani dopo la recente Milano Sanremo. Domani il Team UAE Emirates-XRG torna in gara...

Lo abbiamo visto in gara e ben osservato quando indossato dai vari atleti dell’EF Education Easypost Pro cycling Team, ma oggi possiamo finalmente toccarlo con mano visto che è ufficialmente...

Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è da tenere in grande considerazione. I suoi plus? Enorme versatilità,...

Salvatore Grimaldi, Presidente e proprietario di F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A., ha nominato Alberto Cavaggioni nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bianchi, con decorrenza da lunedì 17 Marzo 2025. Milanese,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy