Tutto è fermo, tutto è bloccato, ma quel giorno in cui ci si dovrà rimettere in moto dovremmo essere pronti a ripartire. Ed è quello che in tanti stanno pensando, guardando un foglio bianco, che dovrà essere riempito di date e eventi da organizzare, da riposizionare, magari anche con qualche sovrapposizione che dovrà per forza di cose essere compresa, tollerata e digerita. Diciamolo senza tanti giri di parole, se dovessimo arrivare a luglio con un Tour da disputare non sarebbe uno scandalo se in calendario ci fossero anche altre corse. Per una volta la sacralità del Tour potrebbe anche essere violata con la consapevolezza e il buonsenso da parte di tutti.
L’idea di correre fino alla fine di novembre è quello che molto probabilmente sarà portato alla discussione all’interno dell’Aigcp, l’associazione che raggruppa tutti i team mondiali. «Ne ho parlato in questi giorni telefonicamente con Luca Guercilena e Gianni Bugno – ha spiegato a tuttobiciweb Roberto Reverberi, tecnico della Bardiani CSF Faizané -. È chiaro che deve essere condiviso da tutti, ma penso che nell’interesse e nel bene di tutti, quando questa grave emergenza sarà rientrata, è giusto che ognuno di noi dia qualcosa in più per cercare in qualche modo di salvare tutto il salvabile».
E da parte sua Luca Guercilena, manager della Trek Segafredo conferma la bontà della proposta: «Siamo tutti sulla stessa barca: corridori, squadre e organizzatori. Dobbiamo darci una mano. Ora è il momento del rigore: tutti a casa. Domani sarà il momento della reazione e del fare: tutti assieme».