Ci vuole un'oretta di macchina per andare da Albi a Castres, dove il Team Ineos sta trascorrendo il primo giorno di riposo di questo Tour de France. Il panorama è lo stesso che abbiamo incontrato ieri durante la tappa, con continui saliscendi sulle colline di quest'angolo di Francia che vive per il rugby ma che in questi giorni parla solo di ciclismo.
I corridori passeggiano nel patio in attesa di uscire per la tradizionale sgambata, nei prati attorno pascolano tranquille le pecore. Ed è in questo panorama bucolico che Geraint Thomas propone i suoi pensieri dopo dieci giorni di corsa: «Sono decisamente soddisfatto, ieri abbiamo fatto davvero una grande cosa. Ora ci sentiamo in una posizione di forza, consapevoli del fatto di aver corso molto bene in questi primi dieci giorni. Ma non ci illudiamo, sappiamo che resta ancora molto da fare per arrivare a Parigi».
Seduti accanto a lui per la conferenza stampa ci sono tutti i compagni di squadra in tenuta da ciclista: «Avere guadagnato terreno ieri su tanti rivali è stato davvero molto importante, come avere giocato un bonus. Certo, sia per me che per Egan sarebbe stato meglio essere un po' più vicini in classifica ad Alaphilippe, ma non possiamo lamentarci. Su di lui e sulle sue ambizioni ne sapremo di più tra una settimana: finora ha corso alla grande ma ora entra in un terreno sconosciuto per lui: anche questo renderà molto interessante la seconda settimana di Tour».