Avevamo scritto che Davide Rebellin avrebbe chiuso la sua lunghissima carriera ai Tricolori 2019, invece così potrebbe non essere. Ieri, alla viglia del Campionato Italiano, lo abbiamo incontrato all’Hotel Farnese di Tabiano Terme dove alloggiava, e ci ha confermato che la sfida tricolore di oggi molto probabilmente non sarà il suo ultimo atto nel ciclismo che conta.
Il veneto classe 1971 (il 9 agosto compirà 48 anni!) corre con la Meridiana-Kamen e di recente ha partecipato al Giro di Slovenia. Passato professionista nel 1992: conta una sessantina di successi, tra cui la tripletta Amstel-Freccia-Liegi nel 2004, e sogna di appendere la bici al chiodo partecipando a una grande corsa.
«Amo il ciclismo e fare la vita da corridore ancora non mi pesa. Smetterò solo se non si concretizzerà l’opportunità legata a una squadra Professional per il prossimo anno che mi potrebbe permettere di chiudere la carriera su un palcoscenico di un certo tipo. Nel giro di una settimana spero di avere una risposta che possa riguardare non solo questa stagione ma anche la prossima. Intanto mi godo ogni corsa, compresa quella di oggi, che sarà una gara difficile, dura, impegnativa e calda».
Indizi sul futuro di Davide? Intanto corre con una E-Powers (la bici progettata dall'ungherese Stefano Varjas) tricolore... Quando gli chiediamo se ha in mente cosa farà da grande risponde pronto: «Pedalerò».