Lo sport quantico e la visione quantistica dello sport. Sono i punti su cui Omar Beltran ha poggiato la costruzione del suo nuovo libro che vuole aiutare lo sportivo, e non solo, nella soluzione dei rebus personali per arrivare all’ottimizzazione delle proprie capacità ed energie necessarie al raggiungimento di un risultato. Il mental coach, uomo di sport e di concretezza, ha voluto al suo fianco 2 dei suoi amici e assistiti di lungo corso come Pinotti e Alessandro Vanotti nella serata che si è svolta presso la sede del CONI di via Piranesi a Milano. L’appuntamento è stato patrocinato da Federciclismo lombarda che ha visto la presenza del Presidente Cordiano Dagnoni e del Vice, Fabio Perego.
Durante la sua presentazione Beltran ha anche avuto modo di effettuare delle esercitazioni pratiche dove le persone presenti hanno interagito tra loro seguendo le indicazioni del coach.
L’obiettivo del lavoro presentato è quello di creare curiosità nelle persone, al fine di aiutarle nella scoperta della vita, evitando di essere come criceti nella loro ruota.
“L’energia della mente è una risorsa che dobbiamo saper sfuttare” ha ribatido più volte – e incanalare nel modo corretto. Nello sport ci prepariamo a lungo per una gara e ci predisponiamo al successo in modo positivo, non è la vittoria che ci porta la gioia, ma quello che facciamo per arrivarci, altrimenti entriamo in una spirale perversa in cui il successo diventa la fonte emotiva di cui andiamo alla ricerca”.
Sono tanti i concetti sviluppati durante la serata. “Per la fisica quantistica anche l’assurdo è possibile” aggiunge Beltran che si rifà alla legge del calcolo delle probabilità matematiche. “Dobbiamo saper accettare il principio dell’incertezza oltre al fatto che non esiste una verità assoluta, ma dipende da come io mi pongo nel guardare la realtà”.