Il lunedì post granfondo è sempre molto difficile per il comitato organizzatore della Sportful Dolomiti Race di Feltre (BL) guidato da Ivan Piol: tutto da finire di sistemare, pulire, riordinare. Anche se Piazza Maggiore e le strade di Feltre erano già completamente in ordine alla mezzanotte di ieri sera (domenica), come se non ci fosse stata un’invasione di oltre 4.700 ciclisti da tutto il mondo.
“Abbiamo avuto un incremento di oltre 500 iscritti rispetto al 2018 sfiorando il nostro record - commenta Piol - siamo stati fortunati con il tempo a parte un temporale inaspettato che si è abbattuto sul Passo Rolle, ma che in due ore si è risolto. Abbiamo avuto un pubblico spettacolare, nellultima ora Piazza Maggiore era piena di gente che partecipava alla festa degli ultimi arrivati dopo 13 ore di gara. Il mio bilancio per l’edizione dei 25 anni della granfondo Sportful Dolomiti Race non può che essere molto positivo, sarei un pazzo a non essere soddisfatto!”.
“La città ha risposto bene dopo tre settimane di eventi di massa dedicati al ciclismo, ci attendiamo comunque l’onda lunga del Giro d’Italia con benefici anche per i prossimi anni. Un ciclista all’arrivo mi ha detto che ogni anno il Giro dovrebbe passare per le strade della granfondo perché è un’emozione unica vedere le scritte sull’asfalto e gli addobbi rosa legati alla corsa rosa - continua Piol - Finiamo di sistemare le ultime cose e poi cominciamo a pensare subito alla 26 edizione. Diamo appuntamento a tutti al 21 giugno 2020!”.
Un maggior numero di iscritti aumenta anche il lavoro del comitato organizzatore formato da 14 persone: Andrea Parteli, Ernesto De Martini, Alberto Decet, Graziano Maccagnan, Daniele Canova, Claudio Menegat, Rosamaria Gugliotta, Cristian Scopel, Dino Vettorel, Dario De Bortoli, Gabriele Pitton, Claudio Baratto, Anna Valerio.
Il SERVIZIO SANITARIO, coordinato da Pitton e De Bortoli, e formato da un centinaio tra medici e infermieri era diviso in 7 moto sanitarie, 22 auto con equipaggi sanitari e 14 ambulanze in posti fissi e mobili nel cuore della gran fondo. In tutto sono intervenuti per soccorrere una quarantina di persone, solo 4 con lesioni importanti ma non in pericolo di vita.
Il servizio di BOX BICI per custodire le biciclette dei ciclisti mentre ritiravano il pettorale o pranzavano al pasta party è stato ampliato, con un’offerta che iniziava già dal venerdi e non solo la domenica, un sistema per limitare i furti nelle auto nei parcheggi anche se un paio di casi di persone che hanno preferito lasciarle in macchina si sono verificati comunque in zona ospedale. I ragazzi del box bici hanno custodito in tre giorni almeno 4.500 biciclette distribuite nei tre giorni.
Per quanto riguarda il SERVIZIO SCOPA, cioè il recupero di ciclisti che hanno deciso di non continuare la granfondo sui pedali perché troppo stanchi o per altri motivi, ha avuto un picco di lavoro quando all’improvviso si è abbassata la temperatura sul Passo Rolle e si è scatenato un temporale trasformato in grandine. Era stato organizzato un posto fisso a Predazzo dove il regolamento prevedeva un cosiddetto “cancello orario”, cioè un tempo limite entro cui transitare per poter arrivare a Feltre entro l’orario massimo di 13 ore (ore 20.00). Grazie alla preziosa collaborazione di Dolomitibus, quando il maltempo ha cominciato a imperversare, sono scattati i recuperi con i pullman da 55 posti e i furgoni da 9 posti (erano stati predisposti anche 3 furgoni per il percorso medio fondo e 4 furgoni sul gran fondo). In tutto sono stati recuperati 130 ciclisti nel percorso gran fondo e 8 nel percorso medio fondo.
Infine la SQUADRA di SPAZZINI post granfondo: partita in coda al gruppo per raccogliere le immondizie lasciate lungo il percorso dai ciclisti, per la prima vota dopo anni è rientrata con i furgoni quasi vuoti.