Una nuova avventura iniziata con appuntamento innovativo e divertente, come sempre a stretto contatto con il pubblico e soprattutto con i ciclisti di tutti i giorni. È l’avventura elettrica della Cicli De Rosa, iniziata al Giro E con la prima bicicletta a pedalata assistita uscita dai laboratori di Cusano Milanino.
«Il nostro compito è quello di capire il ciclismo, interpretarlo, indirizzarlo. Pedalare con una bicicletta a pedalata assistita significa declinare il ciclismo in un contesto nuovo, sicuramente in espansione. Abbiamo creato la nostra prima bicicletta di questo settore perché siamo da sempre attenti agli sviluppi del movimento ciclistico. È lo stesso motivo per cui partecipo ad alcune tappe del Giro E».
Le parole, raccolte da Luca Delli Carri de La Gazzetta dello Sport, sono di Cristiano De Rosa, anima commerciale dell’azienda fondata da papà Ugo.
«A me piace pedalare, lo faccio da quando avevo 16 anni. Ho la passione per il ciclismo e sgeuo con attenzione le nostre squadre che stanno correndo in tutto il mondo. In ogni angolo del globo, la bicicletta è simpatia, successo, ma soprattutto libertà».
E poi ancora: «Noi produciamo biciclette da 66 anni, le pensiamo, le realizziamo, le creiamo con passione immutata. La bici a pedalata assistita oggi al Giro E è nata dopo otto mesi di lavoro perché volevamo fosse una vera bici Ee Rosa, non uan semplice bici a pedalata assistita. Ha un telaio in carbonio ad alto modulo che pesa 1480 grammi, un peso totale di 12,8 chili e il profilo di una bici da corsa aero. Il motore è un Bafang M800 montato in posizione centrale, per dare la giusta armonia alla bicicletta, ha una coppia di 55 Nm e una batteria da 250 watt. Ci sono nove mappature, tra le quali è possibile scegliere le tre poi utilizzabili, perché se vivi a Bormio hai certe esigenze, se vivi a Pavia ne hai altre. e ne siamo orgogliosi perché ha un’anima De Rosa. È una De Rosa».