Per la stagione 2019 la Bahrain Merida viaggerà con Kia grazie ad un accordo innovativo sottoscritto con il Gruppo Autotorino che si affaccia per la prima volta al mondo del ciclismo, stringendo una mobility partnership con il team di Nibali. Una iniziativa per la quale il Gruppo Autotorino scende in campo accanto a Rent2Go, la newco dedicata al noleggio a lungo termine, di cui è stato uno dei co-fondatori, per mettere a disposizione del Team una flotta di 14 vetture Kia Ceed e Kia Optima.
«L’impegno del Gruppo Autotorino è rivolto ad assicurare piena libertà di movimento alle persone. Per questo non ci limitiamo ad essere concessionari d’auto ma interpretiamo il nostro ruolo in modo più esteso ed attivo - dichiara Plinio Vanini, presidente del Gruppo -. Investiamo quindi attenzione, esperienza e intuizioni nel creare servizi e iniziative su misura per il cliente, non ultima la volontà di dar vita a Rent2Go, primo player italiano del Noleggio a Lungo Termine, nato dal know-how di due primari Concessionari e dall’asset strategico di Banca Popolare di Sondrio».
A sottolineare dal punto di vista pratico l’importanza dell’accordo sono le parole di Brent Copeland: «Parliamo tanto di sicurezza per i corridori, ma chi segue le corse sa perfettamente che una buona ammiraglia è fondamentale, è alla base di tutto. In corsa noi non dobbiamo rischiare di fare danni ai corridori, ai noi stessi, a chi segue la corsa dentro e fuori. E Kia, grazie all’impegno del Gruppo Autotorino, è il partner ideale per raggiungere questo obiettivo».
Ancora più nel dettaglio tecnico scende il direttore sportivo Alberto Volpi: «Generalmente non guido o lo faccio molto poco: ormai è prassi che a bordo dell’ammiraglia ci siano due direttori sportivi. Uno guida, si concentra su questo aspetto e sulle comunicazioni di radiocorsa, l’altro invece si concentra sulla corsa, sulla tattica e sulle comunicazioni con i corridori. E vi assicuro che cambia moltissimo. Ce lo ha confermato anche il nostro nuovo diesse Franco Pellizotti: il corridore se ne accorge subito, chi guida è chiaramente più nervoso e deve seguire già tante cose, chi è al suo fianco è molto più rilassato e trasmette meglio indicazioni e consigli».
foto Carlo Monguzzi