Ci sono ciclisti che sono sospinti da un solo desiderio: ottenere e provare sempre qualcosa in più per rendere meglio di prima. Ecco, a questi grandi appassionati non consiglierei le ultime novità del mercato, troppo semplice. Non proporrei per una volta ruote ultraleggere, cambi velocissimi o manubri aero, ma semplicemente un telaio su misura. Non dimentichiamo dove siamo e dove viviamo poiché l’Italia è la culla della bici e qui il «fatto a mano» è una questione religiosa che da sempre identifica la grande qualità dei nostri prodotti. Pedemonte è una piccola azienda genovese che ha portato alla ribalta l’esigenza del telaio su misura, contestualizzando il discorso con tecnologie attuali e idee rivoluzionarie. Mutator Disc è la nostra compagna d’uscita da molti mesi e vi offriamo una sola anticipazione: fantastica!
Il telaio ricalca le linee della sorellona Rhinoceros ma lo fa con un design deciso che è forza bruta e purezza nello stesso tempo. Non ci sono sfarzi, non ci sono ricercatezze stilistiche, Mutator è semplice ciclismo ad alte prestazioni. Nella taglia 54 (prendetelo a riferimento, si tratta sempre di un telaio su misura) il peso si ferma a 850 grammi, un valore positivo per una bici disc come questa.
I forcellini in ergal dedicati e l’utilizzo di viteria in ergal affinano il concetto di ricercatezza, un discorso rafforzato dalla bellissima livrea cangiante, un esempio di maestria assoluta. Puoi guardarla da vicino o da lontano senza trovare mai le stesse sfumature, questa colorazione è ipnotica e raffinata.
Il centro del progetto è la IWS technology (Internal Wrapping System), una tecnologia esclusiva di Pedemonte Bike in cui i punti di maggior stress meccanico del telaio vengono fasciati internamente e cotti in autoclave a temperature e pressioni elevate, sconosciute ai normali telai su misura. Il tube-to-tube con la IWS Tecnhnology è salito sulla DeLorean di Marty ed ha fatto un viaggio nel futuro incredibile.
Il tubo obliquo è possente e lo stesso vale per l’orizzontale, mentre il triangolo posteriore è ridotto e si basa su foderi alti schiacciati e su foderi bassi squadrati e lunghi. Le varie tubazioni sono realizzate in fibra di carbonio M46j-M60j e T700 con un valore di rigidità assoluto di 115 N/mm. In poche parole, sul posteriore potete scaricare tutta la potenza che volete e il comparto anteriore vi trasmetterà fiducia mettendovi nella condizione di guidare precisi anche a grande velocità.
La bici è agile e si guida davvero intuitivamente, in più risponde alla grande alla forza all’impianto frenante a disco. Questo telaio vi offre una carta in più, infatti, è davvero molto versatile e si comporta bene anche nell’ambiente gravel. Basta una coppia di ruote adatte per viaggiare benissimo anche sulle tipiche strade bianche per avere una bici «duplice», tutto senza rinunce.
Il tubo sterzo conico da 1“ e 1/8 e 1“ e 1 /2 assicura massima stabilità e precisione andando a configurare un tubo sterzo dall’aspetto robusto e ben armonizzato al resto del telaio. Lo snodo tra tubo reggisella e tubo orizzontale è un po’ il marchio di fabbrica di Pedemonte, una parte interessante del progetto che integra a scomparsa il serraggio dello stesso tubo sella.
L’allestimento della bici che vedete nella foto è targata Campagnolo Chorus Disc, mentre le ruote a profilo medio e la sella in carbonio sono prodotte dalla stessa Pedemonte. Il manubrio è uno splendido Ursus Magnus H01, un componente di rara bellezza e rigido come pochi altri in commercio. Nelle foto potrete notare anche il supporto HideMyBell di Close The Gap, un flat mount per fissare il Garmin Edge 1030 che integra al suo interno un campanello.
Perché spostare la propria attenzione su un telaio su misura? Semplice, pedalare su un telaio che asseconda le vostre caratteristiche anatomiche millimetro per millimetro è un’esperienza fantastica e vi mette nelle condizioni di esprimervi al meglio. Se a questo aggiungete la possibilità di scegliere interamente la verniciatura, capirete in breve quanto possa essere elitario un progetto simile.