Continuano a stupire le giovani cicliste azzurre sulla pista di Aigle. La diciottenne piacentina Silvia Zanardi, tesserata per la VO2 Pink, originaria di Fiorenzuola dove la pista... è regina, si è laureata campionessa del mondo della corsa a punti juniores precedendo l'australiana Sarah Gigante e la belga Shari Bossuyt.
Silvia è stata bravissima a conquistare due giri (e quindi 20 punti ad ogni tornata) nella parte centrale della corsa e non ha perso la concentrazione durante la lunga neutralizzazione, resa necessaria per una brutta caduta che ha coinvolto otto atlete al momento del decimo sprint. Quando la corsa è ripartita, infatti, l'australiana Gigante ha conquistato a sua volta un secondo giro scavalcando l'azzurra che però è stata bravissima a dominare lo sprint finale a punteggio doppio e a conquistare la medaglia d'oro e il titolo mondiale.
Per Silvia Zanardi questo è il secondo titolo mondiale dopo quello dell'inseguimento a squadre conquistato due giorni orsono.
Il titolo iridato di Silvia Zanardi nella corsa a punti vale moltissimo per Dino: "Non è più una disciplina olimpica ma non è semplice vincere una corsa a punti. Ci vuole tattica e niente è casuale. Oggi me lo sentivo che Silvia sarebbe andata bene. La caduta che ha interrotto la gara ci ha un pò spiazzato e probabilmente ha favorito l'australiana. A meno 15 giri dalla fine eravamo sotto di undici punti: non si può perdere un mondiale così! Silvia è stata bravissima a mettere in pratica ciò che era stato detto ieri a tavolino: al penultimo sprint ha chiuso seconda ed ha vinto l'ultimo sprint. Questo oro è la conseguenza di una tattica studiata e messa in pratica e non dell'andamento della corsa. Sono molto felice per Silvia perchè sta realizzando i suoi obiettivi: invito sempre le azzurre ad una riflessione quando si raggiungono questi traguardi e cioè di guardare indietro a tutto il lavoro svolto e che le ha portate fino al podio. Silvia ha creduto nella forza del gruppo ed anche in se stessa".