E’ stato presentato a Tirano, presso la sede della Comunità Montana, il Progetto Mortirolo-Lanzarote road to Tokio2020. Sono intervenuti: Gian Antonio Pini, Presidente della CM di Tirano, il Vicepresidente e assessore al bilancio, Severino Bongiolatti, il Direttore del Consorzio Turistico, Gigi Negri, il presidente della FCI Sondrio, Michele Imparato, il Presidente dell’Associazione Mortirolo Lanzarote, Pietro Illarietti, gli atleti del tandem Stefano Cecini e Pierre Amighini, l’educatore Tony Supino.
Ad aprire gli interventi Gianantonio Pini, Severino Bongiolatti e Gigi Negri. “Siamo entusiasti di supportare questo importante progetto che vede coinvolto tutto il territorio valtellinese e che abbraccia gli ambiti turistico, sportivo e sociale. Noi crediamo fortemente in questa progettualità con 2 testimonial che sono generatori di entusiasmo. Per questo motivo abbiamo dato vita ad un piano di sviluppo triennale che vede coinvolte anche le scuole del territorio”.
“Per questa iniziativa è stata creata una associazione sportiva ad hoc chiamata Mortirolo-Lanzarote, iscritta alla FCI. Il primo obiettivo sportivo è fissato per domenica prossima a Montichiari dove il tandem si cimenterà nella sfida sull’ora in pista. Un ringraziamento va all’Unione ciclistica internazionale che ha autorizzato l’inserimento nel programma dei Mondiali su pista Junior, la Federciclismo e il Comitato Lombardo”.- la spiegazione del Presidente del team Pietro Illarietti.
Tocca a Cecini e Amighini spiegare la parte sportiva: “Si tratta di un’idea che nasce dal cuore – precisa Cecini – per sensibilizzare allo sport paralimpico. Sullo sfondo c’è il sogno di Pierre, che è diventato il sogno del territorio, di partecipare a Tokio2020. Ringraziamo chi ci ha supportato sin da subito, gli Enti locale ed un pool di sponsor”.
Infine l’educatore Tony Supino. “Grazie alla sensibilità degli Enti avremo l’opportunità di essere nelle scuole elementari. Inizieremo da settembre a dicembre con una serie di interventi in 6 classi, le 5e classi, nei paesi di Sondalo, Grosio e Grosotto. Poi dal mese di gennaio negli altri paesi del mandamento. Si tratta di un percorso con strumenti dinamici per sviluppare una sensibilità verso le persone con disabilità. Vogliamo spiegare il valore dello sport, l’accettazione della sconfitta fino ad arrivare alla realizzazione di un percorso di gioco per far comprendere le difficoltà degli atleti paralimpici. Il modello va concordato con gli insegnanti e condiviso con il territorio e con le associazioni di volontariato”.