Trek continua la sua rincorsa alla produzione del telaio più leggero di sempre e con la nuova Émonda è riuscita a togliere 50 grammi al precedente modello, un risultato mostruoso se si ragiona con tutti i dati alla mano. Il telaio in carbonio OCLV serie 700 gode inoltre di caratteristiche migliorate e complessivamente, seppur le linee siano vicine alla vecchia Émonda, ci troviamo davanti ad una bici nuova.
Le prestazioni, a detta della casa e di un professionista impareggiabile come Contador, sono nettamente superiori anche in termini di rigidità e queste doti sono tutte ampiamente percepibili in ogni taglia del telaio, con una uniformità prestazionale impareggiabile. Il Team Trek Segafredo ha valutato ogni prototipo confermando tutti i dati predetti dagli ingegneri. Grammo dopo grammo si è arrivati così alla bici più leggera sul mercato, 640 grammi per la SLR, una arma da corsa leggera e veloce in curva, stabile e sicura come ogni utilizzatore si aspetta.
Il sistema Control Freak assicura una gestione dei passaggi interni dei cavi precisa ed efficiente ed ora possibile instradare all’interno del telaio qualsiasi combinazione di guaine per cambio e freni. Nell’allestimento più leggero potete ammirare i nuovi freni Bontrager Speed Stop pro, freni direct mount che arrivano a stento a 95gr l’uno e assicurano una frenata pronta e potente, lasciando lo spazio per pneumatici di dimensioni generose.
Il sistema DuoTrap S assicura che magnete e sensore si trovino sempre nella miglior posizione, senza l’utilizzo di fascette. Il sensore è direttamente integrato nel fodero posteriore sinistro e offre connettività Ant+ e Bluetooth®. La ciliegina sulla torta, giusto per confezionare un prodotto perfetto, troviamo la garanzia a vita, non male per una bici che sfida la legge di gravità.
Émonda è anche nella versione disc e con i suoi 665grammi riscrive fin da subito la storia delle bici con freni a disco. Con valori simili, i dischi cominceranno ad attirare un gran numero di appassionati, potete scommetterci. Émonda SLR è già disponibile in tre modelli: SLR 9, SLR 8 e SLR 6 e come frame in entrambe le geometrie H1 e H2, mentre Émonda SLR Disc la troviamo nei modelli SLR 8 Disc e SLR 6 Disc, ed anche in versione frame. Émonda SL è disponibile in cinque modelli: SL 7, SL 6 Pro, SL 6, SL 5 e SL 5 Women’s-plus.
Trek ha concentrato in questo prodotto tutto il know how disponibile, infatti, il team di progettazione ha messo tutto in discussione arrivando ad ottenere grandi progressi in ogni fase della sua realizzazione. Passaggi migliorati e tecnologie inedite, come nella miglior formula matematica, portano dritti dritti alla nuova Émonda, una bici moderna e versatile a cui ogni appassionato farà fatica a resistere. Le doti di guida del precedente modello mi hanno davvero stupito, del resto è rarissimo correre su una bici così leggera e prevedibile come Émonda. Ogni rivoluzione ha il suo leader e Trek posiziona Émonda al comando per far vedere ai ciclisti di tutto il mondo come il sistema frenante a dischi non sia più sinonimo di bici pesanti e poco attraenti.
In breve, qui sotto riportiamo le principali caratteristiche del prodotto Émonda SLR
• Telaio in carbonio OCLV 700 Series
• Telaio Émonda SLR 640g
• Kit telaio Émonda SLR Disc 665g
• Forcella Émonda SLR 313g
• Forcella Émonda SLR Disc 350g
• Spazio per pneumatici 28c
• Instradamento cavi interno Control Freak
• Reggisella Ride Tuned
• BB90
• Forcellini anteriori e posteriori in carbonio Supporto deragliatore anteriore in carbonio
• Tubo sterzo conico E2
• Protezione telaio in carbonio
• DuoTrap S
• Geometrie H1 e H2
• Completamente personalizzabile con Project One
E QUELLI DELLA SL
• Telaio in carbonio OCLV 500 Series • Telaio Émonda SL 1091g
• Telaio Émonda SL Disc 1149g
• Forcella Émonda SL 313g
• Forcella Émonda SL Disc 350g • Forcella Émonda SL 5 436g
• Rigidità incrementata
• Spazio per pneumatici 28c
• BB90
• Instradamento cavi interno Control Freak
• Tubo sterzo conico E2
• Protezione telaio in carbonio
• DuoTrap S
• Geometria H2
• Modello specifico da donna (Émonda SL 5 da donna)
Giorgio Perugini - photo credits Trek