Lo storico marchio Losa realizza bici di qualità dal lontano 1960 e da allora ha saputo rinnovarsi negli anni, progettando e realizzando telai sempre più competitivi. Indubbiamente le ultime evoluzioni tecnologiche hanno permesso a Losa di produrre telai votati all’aerodinamicità, specialità in cui l’azienda punta moltissimo sviluppando telai via via più propensi alla velocità. Oggi, lo stile, le geometrie e alcune caratteristiche costruttive di questi telai sono diventati l’emblema della collezione, particolarità che ben si sposano con l’elevato standard qualitativo che spinge Losa ad estendere la garanzia oltre i termini previsti dalla legge.
Inoltre, come spesso accade per queste realtà “sartoriali”, è importante sottolineare quanto conti il servizio di assistenza post vendita di Losa, più che un marchio una vera famiglia per un cliente felice ed appagato.
Il 2017 porta ottime notizie per chi pratica Triathlon, infatti, abbiamo alcune foto del nuovo modello MS17, un telaio studiato per le massacranti prove tipiche di questa specialità.
Le caratteristiche sono quelle di un top di gamma evoluto, a partire dalla geometria creata per mantenere una posizione aerodinamica e redditizia a livello posturale. Quello che cattura lo sguardo sono le forme filanti per minimizzare l’impatto con l’aria, esattamente come ci si aspetta da un telaio aero.
La fibra di carbonio utilizzata è la Toray T700 e T800, opportunamente mixate per bilanciare rigidità ed elasticità del telaio per rendere la pedalata più performante possibile. Nel triathlon o nelle prove contro il tempo serve un telaio veloce e rigido ma dotato comunque di una guidabilità elevata. Spesso i tracciati sono abbastanza tortuosi, soprattutto in Italia ed avere un mezzo capace di comportarsi bene in discesa ed in curva è certamente un gran vantaggio.
La compatibilità con i gruppi meccanici ed elettromeccanici è totale e il passaggio dei cavi è completamente interno per una pulizia assoluta delle linee. La forcella ha steli sottili e la testa conica alloggia su serie sterzo con cuscinetti da 1” 1/8, e 1” 1/2, per un feeling totale sulla guida. Il reggisella ha profilo alare e garantisce il montaggio del morsetto sella in due diverse posizioni per massimizzare le escursioni. La zona dello sterzo è molto robusta, così come la scatola del movimento centrale (BB386) mentre l’orizzontale corre piatto verso il piantone della sella che si profila a carena verso il basso, minimizzando l’impatto dell’aria sulla ruota posteriore. Il freno posteriore è nascosto alle spalle del movimento centrale mentre sulla forcella è inserito un freno direct mount, potente e già molto aerodinamico.
La livrea è semplice ma amplifica l’effetto filante dei vari profili, inoltre, questo telaio consente il montaggio di diversi tipi di manubri, passando da quelli più tipici delle prove a cronometro fino a quelli più tradizionali perfezionabili con l’aggiunta di prolunghe.
Giorgio Perugini