Nella Sala “Dalla Pozza” di Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, è stato presentato il libro “Non avevo paura di nessuno” realizzato da Gianni Poggi (edizioni John Hills docus&books, pag. 206) che è un'avvincente biografia di Marino Basso, campione iridato nell'epico Mondiale francese di Gap 1972. E' il primo libro sul grande sprinter vicentino, con narrazioni personali e sportive che ripercorrono la lunga carriera, con un capitolo sul racconto delle corse disputate, i dettagli della squadra, i compagni, gli avversari e le immagini, spesso inedite e una scheda riassuntiva.
L'appuntamento patrocinato dal Comune di Vicenza, è stato condotto dall'autore Gianni Poggi con il giornalista Antonio Di Lorenzo. Alla manifestazione sono intervenuti l’Assessore allo Sport, Leone Zilio, il Presidente della Biblioteca, Alberto Galla e il Delegato Provinciale del Coni, Giuseppe Falco. Durante la presentazione è stata illustrata l'opera e con alcuni interventi, tra loro quello di Gianni Mainetti, il 93enne imprenditore di Castelgomberto patron della squadra che nel 1966 lanciò nel professionismo il campione di Rettorgole. Impossibilitato a partecipare Marino Basso, è intervenuto il fratello Renato che ha raccontato anche i propri "meriti". “Se Marino ha potuto cominciare a correre - ha detto - è perché gli ho prestato io una bicicletta usata e con la forcella anteriore lesionata che avevo comperato per 15.000 lire”. Sono stati anche ricordati alcuni brillanti aneddoti dell'ex-professionista e compagno di squadra di Basso nella "Mainetti", Egidio Cornale.
Marino Basso è nato a Rettorgole di Caldogno (Vicenza) il 1 giugno 1945. Professionista dal 1966 al 1978 (ha difeso i colori della Mainetti, Molteni, Salvarani, Bianchi, Magniflex, Furzi, Selle Royal, Gis Gelati) ed è diventato poi team-manager di varie squadre. Basso conta un ricco palmarès costellato da 90 vittorie: oltre alla celebre vittoria del Mondiale 1972 dopo una selettiva gara e ristretto gruppo di fuggitivi superando sul traguardo Franco Bitossi: 27 tappe nei tre Grandi Giri senza i "treni" del ciclismo moderno (15 al Giro, 6 al Tour e alla Vuelta), oltreché vari successi in importanti corse italiane e internazionali, sfiorando le "classiche monumento" con i podi alla Milano-Sanremo (3° nel 1967 e 1972), Giro delle Fiandre (3° nel 1969), Parigi-Roubaix (3° nel 1971), a conferma di classe cristallina e intense doti di fondo oltre a quelle di funambolico sprinter. Ha partecipato a tredici Giri d’Italia, quattro Tour de France e una Vuelta de España indossando per sette volte la maglia azzurra. E’ stato protagonista, nella prova in linea nel Campionato del Mondo professionisti. Ha ricevuto dal Coni due onorificenze: la medaglia d'oro al valore atletico nel 1972 e il Collare d'oro nel 2021. Un libro che riporta emozioni e ricordi, che premia le gesta di un campione ciclistico e che è stato tra maggiori interpreti della favolosa epopea di tante stelle degli anni Sessanta e Settanta.