Finita una buona corsa a tappe, è subito tempo di una nuova. Salutata una Valencia foriera di podi e top-15, il Team Polti Kometa è volato in Asia Minore per disputare una gara alla quale ha sempre partecipato e continua a farlo con piacere: il Tour of Antalya, che in continuità tra antichità e futuribilità porta alla scoperta sia di vestigia greche, romane e ottomane, sia della capitale marittima del turismo turco.
Il ProTeam di Basso e Contador schiera 4 dei 7 reduci della Volta a la Comunitat Valenciana, tra cui i principali candidati a ottenere piazzamenti: ci sono gli uomini classifica Paul Double e Davide Piganzoli, c’è il velocista Giovanni Lonardi pilotato da Mirco Maestri. I tre elementi che cambiano rispetto alla Spagna sono Andrea Garosio, Erik Fetter e Davide De Cassan.
Saranno come di consueto quattro giornate, da domani a domenica. Le prime due dovrebbero decidersi in volate lungo il mare di Antalya; ma se la prima chiama a raccolta gli sprinter puri la seconda strizza l’occhio a quelli un po’ più resistenti, dato il passaggio intermedio dai monti a sud della città. Alture che saranno protagoniste l’indomani, con la differenza che poi, anziché scendere, i corridori si giocheranno la classifica con l’arrivo in salita sul Tahtali, “la montagna degli Dei”. Le ruote veloci torneranno protagoniste nell’ultima tappa, nettamente la più lunga coi suoi 184 chilometri (le precedente tre non arrivano a 150) che partirà dall’acquario-tunnel più grande del mondo per avventurarsi a nord su un GPM cat.2 esattamente a metà percorso, per poi rientrare in Antalya e sfrecciare in piazza della Repubblica.
In palio ci sarà la maglia magenta di chi conquista la corsa, ma anche la gialla della classifica a punti e l’arancione degli scalatori.
La prima tappa nella storia di questa gara, nel 2018, coincise con la prima vittoria della struttura italo-spagnola nella categoria Continental, con Moschetti, che tre giorni dopo avrebbe pure vinto la frazione conclusiva. Negli anni successivi sarebbero poi arrivati bei piazzamenti nella generale: un 4° posto di Juanpe Lopez e un 3° di Fancellu. Da segnalare pure una vittoria di tappa per Lonardi, seppur con un’altra squadra, nel 2020.
L’anno scorso, invece, abbiamo vissuto l’annullamento della corsa a causa del drammatico terremoto nella Turchia orientale: quella che inizia dopodomani sarà dunque l’edizione della rinascita.
In un certo senso, sarà un nuovo inizio pure per il direttore sportivo Giovanni Ellena, al primo impegno da… primo direttore dopo il grave incidente in montagna di pochi mesi fa. Con emozione ben mascherata dalla compostezza che lo contraddistingue, Ellena fa la sua analisi del Tour of Antalya 2024: “Ci aspettiamo tre volate più l’arrivo in salita che definirà la classifica finale, in una giornata da tremila metri di dislivello complessivo e pendenze oltre il 15% negli ultimi due chilometri. Cureremo la generale con Double e Piganzoli e agli sprint correremo per Lonardi, tutti e tre ragazzi che hanno fatto bene alla Valenciana.”
Ed è il debutto stagionale per uno dei sette corridori schierati dalla Polti Kometa, l’ungherese Fetter: “Non vedo l’ora di vedere come risponderà la gamba dopo la bella preparazione invernale – dice Erik, classe 2000 di Budapest -. Corro questa corsa per la prima volta nella mia vita: presenta molteplici opportunità per la nostra squadra, io sarò uno dei vagoni del treno per Lona nei finali per velocisti e lavorerò anche per i leader Paul e Piga: loro sono in forma e io voglio fornire il miglior contributo.”