Ieri tutti i media hanno annunciato che i due proprietari della Soudal-Quick Step, Zdenek Bakala con l'ottanta per cento delle quote e Patrick Lefevere con il venti per cento, proseguiranno insieme fino al 2025, termine dell'attuale licenza World Tour. Così Lefevere non solo ha avuto più vantaggi che svantaggi da questa mancata fusione, ma la sua reputazione di padre buono e attento, che si occupa dei suoi uomini è stata salvata.
Così ci troviamo nella situazione che i direttori di Jumbo-Visma e Soudal-Quick Step, così come tutto il personale e i ciclisti, sono sollevati perché posto per tutti non ci sarebbe stato e difficilmente si sarebbero comprese le scelte relative a corridori e tecnici da salvare.
Cosa è successo allora con Soudal? La squadra, nata dalla superfusione avrebbe preso il nome di Soudal-Visma, ma in Soudal dicono di non essere stati gli iniziatori di questo processo, che ha fatto appassionare gente di tutto il mondo.
“È chiaro che non siamo mai stati gli iniziatori della fusione - hanno detto in casa Soudal - Abbiamo solo cercato di salvaguardare i nostri interessi in un'operazione che si è svolta in gran parte al di fuori del nostro campo visivo. Le discussioni sono avvenute tra gli azionisti di entrambe le squadre, noi siamo solamente uno sponsor e abbiamo dovuto subirle”.
Anche l’altro sponsor principale del team belga si è tirato fuori da tutte le discussioni e la Quick-Step, per voce di Ruben Desmet della Unilin, ha annunciato di voler rimanere per diversi anni.
Adesso però c’è il problema Remco Evenepoel. Dopo l’annullamento della fusione, il giovane belga deve restare in squadra. Non cambierà nulla nell'assetto del team, quindi Evenepoel non è più un corridore libero. Ma quanto è entusiasta di restare in questa squadra? Poi c’è la questione del padre, Patrick Evenepoel, l’uomo che a detta di molti, avrebbe causato questo scompiglio. Soudal-Quick Step quindi andrà avanti con gli stessi soldi, ma bisognerà chiarire molti aspetti che riguardano Remco e suo padre. E sui media del nord Europa la possiblità di un passaggio alla Ineos Grenadiers non è ancora tramontata, anche s gli accordi con la Soudal sono vincolanti.
Varcando il confine belga e arrivando in Olanda, la tesi secondo cui la squadra di Plugge non avrebbe più bisogno di una fusione a causa dell’arrivo di Amazon non sarebbe del tutto giusta. Il quotidiano AD riporta che l’accordo di sponsorizzazione con Amazon non è più sul tavolo, lasciando il CEO Richard Plugge con un buco di bilancio per il 2025, quando il supermercato Jumbo lascerà la squadra.
Secondo il media olandese, ci sarebbe un nuovo candidato pronto a investire nel team ovvero il produttore di biciclette Pon, l'azienda che ha Cervélo nel suo portafoglio oltre a Cannondale, GT, Santa Cruz e via elencando. Dpo aver valutato la possibilità di cambiare le biciclette, ora proprio le biciclette potrebbero rappresentare l'ancra di salvezza della formazione olandese.
Quindi risolte tutte le questioni di fusioni, super team e sponsor, non resta che aspettare l’inizio della nuova stagione e vedere cosa accadrà, quando Vingegaard, Evenepoel e Roglic dovranno sfidarsi. Tutti aspettano il Tour de France, per capire senza fusioni, chi sarà il corridore più forte.