Il numero uno della Bora Hansgrohe Ralph Denk ha appena confermato in conferenza stampa, che lo sloveno Primo Roglic correrà per la squadra tedesca nelle prossime due stagioni. Roglic vincitore dell’ultimo Giro d’Italia e terzo a settembre alla Vuelta diSpagna, saluterà la Jumbo-Visma domani, al termine del Giro di Lombardia.
Le voci su un possibile trasferimento di Roglic erano iniziate ad agosto, quando durante la Vuelta si erano create delle incomprensioni. Era stato proprio lo sloveno la scorsa settimana ad annunciare il divorzio dalla Juvo-Visma. Primoz Roglic dovrebbe avere un contratto da 5,5 milioni di euro all'anno e sarà il leader della squadra per il Tour de France.
Era il 2016 quando lo sloveno è entrato in Jumba Visma. Con la squadra olandese ha vinto tre volte la Vuelta e quest'anno è stato il migliore al Giro d'Italia. In totale, ha raccolto 19 vittorie di tappa nelle gare di tre settimane ed è campione olimpico a cronometro. In totale ad oggi ha raccolto 80 vittorie.
«Come ciclista e Team Manager so che è necessaria pazienza perché non è sempre il primo attacco che porta al successo - ha spiegato Ralph Denk -. Otto anni fa, Primož è arrivato vicinissimo a passare neo-professionista con la Bora. Ora arriva come professionista affermato, con una lunga lista di vittorie che pochissimi altri corridori hanno ottenuto. Ma per noi, il fattore decisivo non è stato ciò che è stato raggiunto, ma ciò che ci aspetta. Insieme vogliamo lasciare il segno nelle grandi gare a tappe. Primož apprezza la forza della nostra squadra e conosce il grande potenziale dei suoi futuri compagni. Sono convinto che la sua personalità ispirerà tutta la squadra, perché è un leader con la voglia di vincere, ed è anche un giocatore di squadra allo stesso tempo. Soprattutto, però, ama davvero quello che fa e per me questa è la chiave del successo».
Primož Roglič da parte sua aggiunge: «Non vedo l'ora di fare questo passo, anche se un cambio di squadra è un po' come un nuovo territorio per me. Ho bei ricordi di quando ci siamo incontrati anni fa e questi ricordi hanno reso i nostri colloqui facili. Ma il fattore decisivo è stato che il team è davvero motivato a lavorare con me e che abbiamo le stesse idee».
in aggiornamento