Geraint Thomas inizierà domani la sua seconda Vuelta di Spagna e, dopo il secondo posto al Giro d’Italia alle spalle di Primoz Roglic, il gallese spera di poter ottenre un buon risultato. Nel 2015 partecipò alla corsa spagnola, ma arrivò lontano dai migliori della classifica generale e ora, a 37 anni, vuole lasciare un segno importante in questo grande giro, anche se non pensa di essere tra i favoriti per vincere la classifica generale.
«Come risultato sarei contento di un terzo posto finale. Spesso mi capita di arrivare tra i primi tre ma ultimamente non ho vinto e ho un disperato bisogno di vittoria».
La corsa spagnola inizierà con una cronometro a squadre e la Ineos Grenadiers è una delle squadre favorite per la vittoria e per conquistare subito la maglia rossa di leader della corsa.
«Sarebbe fantastico vincere, soprattutto in una cronometro a squadre dove tutti salgono sul podio per festeggiare la vittoria. Ci vuole molta coesione in squadra e tutti si devono sentire parte di quello accade. Ovviamente sarebbe bellissimo prendere la prima maglia rossa, la cosa più importante sarà arrivare al traguardo il più velocemente possibile. Non vedo l'ora di incominciare, adoro le cronometro».
Il britannico non si considera il favorito numero uno per la vittoria finale ed è certo, che uomini come Evenepoel saranno i favoriti per arrivare a Madrid con la maglia rossa sulle spalle.
«Evenepoel è ovviamente fortissimo, è uno dei favoriti della corsa, proprio come la Jumbo-Visma. Remco lo abbiamo visto l'anno scorso, sicuramente sarà uno dei più forti in queste tre settimane».
La Ineos Grenadiers sta cedendo molti corridori importanti come Sivakov e Geoghegan Hart, con i quali Thomas ha un rapporto molto stretto e il gallese si rammarica perché il prossimo anno non saranno più nella stessa squadra.
«È un peccato vedere andare via corridori come Pavel e Tao. Questo è uno degli svantaggi di essere in una squadra così grande, forte, con così tanti ragazzi di talento. Gli stipendi sono aumentati perché stanno facendo bene e purtroppo non è possibile tenerli tutti».