Pronostici rispettati nella seconda edizione dell’Xc del Montello Giusti Wine il bellissimo quadro disegnato dai ragazzi della Asd Jack Pro Rider all’interno del Bosco della Serenissima, presso la tenuta Giusti a fare da logistica di partenza e arrivo. Ad aggiudicarsi la penultima prova della Veneto-Cup sono stati il vicentino della Mainetti, Nicholas Pettinà tra gli Elite e Martino Zavan del Team Sogno Veneto tra gli Under e stesso team per le Donne Open con Sara Vicentini. Vincitori che si erano affermat anche nella prima edizione della gara. E' stata una lunga ed intensa giornata di gare che ha visto impegnati oltre 450 atleti sul selettivo circuito di oltre 4 km che presentava un dislivello superiore ai 150 metri. Percorso disegnato da Carlo e dallo staff della Cicli Moto Pavanello. La competizione, articolata in quattro partenze, ha visto la prima griglia composta da i Master 4-5-6-7-8 e con la femminile tutta formata da Junior, Open e Master. Sono stati netti i successi e il primo è risultato Agricola del Four Es, dopo un testa a testa con Zandegiacomo (El Corridor). Tra gli M-5 altro interessante duello finale firmato da Pavan della Stefanelli su Scagliarini del Bettini. Tra gli M-6 puntuale e preciso lampo di classe di Zaglio del Team Stefana, tra gli M-7 e a nulla è servito il tentativo di Bianco, del Victoria Bike, a contenere lo strapotere di Morandin del Body Evidence. Stefani della Scavezzon si è confermato primo tra gli M8.
Nella femminile, dopo il successo della Vicentini (Team Sogno Veneto) tra le Open, tra le Junior si confermata la lagunare di Jesolo, Gaia Santin del Lee Cougan; mentre, la Trentina Lizzi tra le Master Woman. Puntuale alle 10,30 il via con le categorie Open, Junior e la rimanente schiera dei Master. Dopo una fase di studio, al quarto dei cinque giri previsti, l’azione decisa del vicentino Pettinà della Mainetti che ha salutato la compagnia ed è andato via tutto solo a conquistare il 2° Xc del Montello confermando il successo della passata edizione. Zavan, del Sogno Veneto, ottimo secondo assoluto e primo tra gli under. La gara riservata agli Junior, con due giri in meno, hanno avuto per protagonista Bartolini del Bici Adventure Team; mentre tra i Master successi dei beniamini di casa Zanandrea e Savi del Pavanello, di Lorenzon, del Sogno Veneto e Zanussi del Team Ottavio Bottecchia.
Tra gli ospiti d'onore il mitico ex professionista e presidente dell'Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto, Mario Beccia che, quasi stupito dal colore e del movimento, ha precisato: "Quando c’è sport c’è vita e oggi c'è né è tanta".
Alle 12 primo starter per i più giovani, oltre un centinaio gli esordienti divisi in primo e secondo anno che sono stati impegnati su un percorso ridotto. Subito si è registrata la bagarre accesa dal tifo da stadio dovuto a genitori e dirigenti a dare la giusta carica ai propri ragazzi. Il primo a concludere è stato il veronese delle Aquile Team Fumane, Pietro Marchi; mentre gli atleti del primo anno si è affermato il friulano Federico Chivilò dell'Mtb Zero Asfalto che ha vinto in solitaria. Nella femminile si è messa il luce brilla la campionessa veneziana Nicole Righetto dei Velociraptors. Ultima partenza ha visto in gara gli Allievi che con la numerosa presenza hanno offerto numeri incoraggianti per il movimento sfiorando le cento unità. Il primo a concludere è stato il portacolori del Conegliano, Giovanni Zago, del secondo anno; mentre per i più giovani è toccatp a Pietro Deon della San Fiorese salire sul gradino più alto del podio. Nella femminile è stata la friulana di Udine Magdalena Julia Mitan del Team Buja ad imporsi sulla figlia d’arte Giorgia Pellizotti della San Fiorese, presente con il papà e cerimoniere per la premiazione. Il "delfino di Bibione" è apparso piuttosto stupito dalla coreografia della tenuta Giusti e dal calore riservato del pubblico. Si è così conclusa una prova dove a brillare non c’era solo il sole, ma il cuore della grande famiglia Antonello con la Jack Pro Rider e Pavanello a firmare un bellissimo quadro d’autore, con la tenuta Giusti e il Bosco della Serenissima a dare la giusta tonalità.