Wout Van Aert sarà uno dei corridori più seguiti di questo Tour de France, ma ha ribadito di non essere adatto alle salite più dure e che per questo non vincerà mai un grande giro.
Alla corsa francese il belga ha dimostrato di saper vincere su terreni diversi, dalle cronometro alle tappe mosse o con salite, ma questo non basta per conquistare una corsa di tre settimane. La sua prima partecipazione al Tour de France risale al 2019, anno in cui ottenne una vittoria di tappa, ma fu poi costretto a ritirarsi per un grave infortunio durante la cronometro di Pau, nella tredicesima tappa. A un chilometro dal finale, Van Aert favorito per la vittoria, cadde procurandosi una importante lacerazione ad una gamba.
Nel 2020 per il suo secondo Tour de France ha ottenuto 2 vittorie, poi 3 nel 2021 e per finire 3 vittorie di tappa e la maglia verde nel 2022. Il belga ha dimostrato tanto, ma quando qualcuno gli chiede se potrà vincere un grande giro, lui scuote la testa e, senza tentennare, sorridendo spiega che questo sarà impossibile.
Per il fiammingo tutto questo si può facilmente spiegare con le sue misure e in particolare con il suo peso, che sarà sempre molto superiore rispetto ad uno scalatore.
«Il modo più semplice per spiegare che non posso resistere in salita è leggere il mio corpo - ha spiegato Van Aert al quotidiano L’Equipe -: il mio peso minimo è sui 77 chili per 187 cm, quindi è almeno 10-15 chili più pesante della maggior parte degli scalatori del Tour de France. Il mio corpo non è fatto per scalare le montagne. Ma so che nella mia condizione migliore, per un giorno, posso superare il mio limite».
La vittoria nella tappa della doppia scalata Ventoux è stata una delle più belle di Van Aert e quel giorno ha dimostrato di poter superare quel limite e stare davanti agli uomini di classifica. «Nella tappa del Ventoux, ero entrato subito nella fuga di giornata e avevo preso il comando. Fin dall'inizio sono stato in testa al gruppo con i corridori della classifica generale e ho tenuto bene il ritmo. Ho dovuto combattere ed ero solo, tutto è andato nel migliore dei modi e ho vissuto una giornata straordinaria che non avrei potuto neanche sognare».
Il belga della Jumbo-Visma fu artefice di una straordinaria vittoria quel giorno lasciandosi alle spalle di oltre un minuto e mezzo tutti gli uomini di classifica. «I due o tre giorni successivi ero ancora distrutto dallo sforzo. Ecco perché dico sempre che posso andare bene in salita solo per un giorno. Mentre i corridori della classifica generale devono farlo tutti i giorni ed è per questo che non vincerò mai un grande giro».