Da Civitanova Marche al Parlamento Europeo per vivere una nuova avventura in bicicletta ma soprattutto per accendere ancora di più i riflettori sul ciclismo ecosostenibile, sulle piste ciclabili in Italia, su nuovi progetti che hanno la bici e il benessere pubblico nel mirino.
Il protagonista dell’iniziativa è Mauro Fumagalli, titolare di Marche Bike Life, agenzia che si occpua di viaggi ecosostenibili nello splendido territorio marchigiano e non solo.
Mauro, ex ciclista dilettante lombardo che nelle Marche ha trovato il suo habitat perfetto, partirà il prossimo 10 settembre, insieme ad altri due ‘ambasciatori’ dei pedali.
La sua impresa si chiama «Bike long ride Marche-Europe» e sarà un tutt’uno con il «Civitanova Bike Festival», che si terrà il giorno precedente, con convegni e varie inizative, tutte legate al mondo della bici.
«Da Civitanova a Bruxelles, passando per Pesaro, Bologna, Milano, Trento e Strasburgo: affronteremo 2.200 chilometri in bicicletta. Non sarà ovviamente un’impresa fine a se stessa: una volta giunti a destinazione, saremo infatti ospiti della commissione mobilità sostenibile e ciclabile della Comunità Europea per consegnare un report sullo stato dell’arte delle piste nel nostro Paese, ma anche i progetti in corso e tanto altro. All’appuntamento sarà presente anche un rappresentante del Comune di Civitanova Marche, ente che patrocinerà l’iniziativa».
Quella di arrivare al Parlamento Europeo non è una scelta casuale: proprio il Parlamento Europeo, infatti, alcuni mesi fa ha approvato una risoluzione che impegna la Commissione europea a raddoppiare il numero di piste ciclabili in Europa entro in 2030, ma più in generale a incrementare tutto ciò che è legato alla mobilità a pedali: tra gli obiettivi del piano, c’é anche il rafforzamento dell’industria ciclistica, per arrivare a due milioni di lavoratori del settore in tutta Europa, sempre entro il 2030.
Ed è in questo contesto che gli stessi parlamentari hanno chiesto che il 2024 venga proclamato come l’anno europeo della bicicletta. Ed è anche da qui che nasce la scelta di Fumagalli e compagni di recarsi a Bruxelles.
«Il documento che stiamo elaborando - aggiunge Mauro - analizza la rete ciclabile italiana, evidenziando i tratti mancanti, come in alcuni punti della Ciclovia Adriatica, per restare legati al nostro territorio. Inoltre, forniremo informazioni su come le amministrazioni si stanno muovendo per intercettare i bandi europei collegati, insomma cercheremo di dare una fotografia dell’Italia oggi e una proiezione di come l’Italia potrebbe diventare seguendo una precisa politica volta ad incentivare l’utilizzo della bicicletta e la mobilità sostenibile».