Quando arriva il Giro, si sa, l'attesa comincia molto premia e Cesena non ha voluto essere da meno, anche perché fra i suoi cittadini annovera Stefano Sirotti che continua nell'avventura iniziata tanti anni fa da su papà Emanuele.
Quarantasette giri d'Italia seguiti (ma anche 30 edizioni del Tour de France, 29 Milano-Sanremo, 26 Parigi-Roubaix, 25 Liegi-Bastogne-Liegi, 29 Campionati del Mondo su strada e ae Olimpiadi di Londra nel 2012 e di Rio de Janeiro nel 2016), quasi un milione di scatti fotografici con un'evoluzione tecnologica che ha radicalmente cambiato il mestiere ma non la capacità e la classe dell'uomo che sa sfruttare la macchina per cogliere l'attimo, per catturare l'emozione.
Accade così che a Cesena Daniele Braschi abbia avuto l'idea di attingere al patrimonio di Sirotti, ne abbia parlato con l’assessore Christian Castorri e... così è nata un’esposizione a cielo aperto, al posto delle consuete mostre tra quattro mura. Ed è giusto che sia così quando si parla di bicicletta. Daun paio di giorni si possono dunque ammirare decine di scene di tappe al Giro in vari punti nel cuore della città, da corso Garibaldi a via Zeffirino Re, fino alla Barriera.
Sono tutte firmate Sirotti ed è una garanzia, perché quella famiglia, che ha le foto nel Dna, ha una predilezione per il ciclismo. Sono immagini che parlano: guardatele bene e scoprirete che, oltre all'atto agonistico, sono capaci di raccontare tante tante storie.