Qui di seguito le dichiarazioni di Mads Pedersen, leader di una Trek Segafredo proiettata all'attacco, nella conferenza stampa pre-Giro d'Italia:
RAPPORTO CICLISTICO CON L'ITALIA - «Non ho ancora vinto in Italia, ma ciò è dovuto al fatto che non ho corso tanto in questo Paese, e per lo più l'ho fatto a inizio carriera quando non ero così forte e avevo ruoli di gregariato. Spero di invertire questa rotta nelle prossime tre settimane!»
LA CRONO INAUGURALE - «Non ho ancora fatto la ricognizione sulla ciclovia dei Trabocchi, la farò domani. In ogni caso non ho l'obiettivo di vestire la maglia rosa il primo giorno, tutta la mia concentrazione è focalizzata fin da subito sulla ciclamino.»
STATO DI FORMA - «Dopo la Roubaix, culmine per me di una bella stagione di classiche 2023, mi sono preso un po' di relax per arrivare qui al Giro al meglio della condizione: sono motivato a vincere la seconda classifica a punti consecutiva in un grande giro dopo la maglia verde alla Vuelta.»
OBIETTIVO NELL'OBIETTIVO - «Inseguire la classifica a punti significa vincere almeno una tappa, naturalmente, e se lo facessi entrerei nella cerchia dei corridori in grado di vincere almeno una frazione in tutti e tre i grandi giri. Curiosamente, il mio connazionale Cort Nielsen della EF farebbe lo stesso in caso di vittoria: di questo però non parliamo io e lui, ne parlano più che altro i media. Io spero di raggiungere il mio obiettivo, e se lui poi riuscirà a vincere una tappa sarò molto contento.»
IL TRENO - «Per gli sprint avrò tre compagni a disposizione: il lussemburghese Kirsch, l'olandese Hoole e il belga Vergaerde. Con loro potrò fare benissimo nei finali di tappa.»
LA CONCORRENZA - «Gli avversari sono davvero forti. Oltre al fatto che ci sono molte ruote veloci in lizza, non dimentichiamoci che se Roglic ed Evenepoel faranno incetta di tappe saranno anche loro della partita. Con un parterre del genere non sarà facile lottare ogni giorno per il maggior numero di punti possibile, sarà una sfida fantastica!»
CICCONE - «Con lui abbiamo perso un importante scalatore e potenziale uomo classifica. La mia tattica comunque rimane uguale e starò ben attento a non prendermi non solo il Covid-19 ma qualsiasi tipo di febbre e raffreddore.»
IL MOVIMENTO DANESE - «Come Paese siamo cresciuti tantissimo nel ciclismo su strada, grazie non solo a me e Vingegaard ma a tutta una serie di corridori sia nelle classiche sia nelle gare a tappe.»
UN COMPAGNO SPECIALE - «Mollema è preziosissimo, s'interessa molto di tutto ciò che riguarda aerodinamica e settaggi ed è un esempio di entusiasmo nonostante sia un "vecchietto"»
Su quest'ultima battuta, si conclude con un sorriso l'appuntamento dedicato ai media di Pedersen.