Il GB Team Pool Cantù lo conosciamo soprattutto per il campione italiano juniores su strada Dario Igor Belletta (oggi nel team sviluppo della Jumbo Visma) e per i successi iridati giovanili su pista di Matteo Fiorin, ma anche quelli nazionali di Stefano Minuta e di Julian Bortolami. Quest'ultimo è figlio di Gianluca Bortolami, ex professionista da 29 vittorie in carriera tra cui il Fiandre nel 2011, nonché figura dirigenziale di riferimento nella società giovanile brianzola (le iniziali GB non sono lì per caso). Presieduto da Ecclesio Terraneo e diretto da Antonio Meroni, il GB Team Pool Cantù fa correre tutte le categorie dagli Juniores in giù. E qui su tuttobiciweb ne abbiamo dato notizia più volte in questi anni.
Forse, però, non tutti sanno che due anni fa Bortolami si è messo al tavolo con altre due persone, Massimo Ruffilli ed Enrico Giuliani, e insieme hanno creato il GB Team donne. Dopo due stagioni da Elite nazionale, questa formazione femminile, che non ha legami diretti col Pool Cantù maschile se non Bortolami, ha fatto il salto nell'internazionalità ed è diventata una Continental.
A presentarcela è il direttore sportivo Giuliani: «Siamo un gruppo che ha sempre voglia di fare qualcosina in più anno dopo anno, nel 2023 siamo approdati alla categoria Continental che ci permette di partecipare a corse di maggior prestigio (potenzialmente potrebbero correre il Giro Donne, ndr). Non è facile cullare ambizioni troppo alte sul breve-medio termine, dato che il ciclismo si regge interamente sugli sponsor e oggigiorno in Italia è difficile trovarne tanti disposti a investire nel ciclismo. Intanto abbiamo il supporto di realtà come Zerodue, Scoiattolo e tanti altri che ringraziamo e sono fondamentali. Al momento il nostro organico comprende nove atlete, con un'età media molto giovane. Ciò comporta anche che alcune si allenano a mezzo servizio perché studiano e noi mettiamo la scuola al primo posto. Inoltre, abbiamo avuto un po' di sfortuna con gli infortuni. L'atleta più completa è forse mia figlia Giulia Giuliani che va forte pure a cronometro, poi abbiamo una passista come Gemma Sernissi, le scalatrici Sylvie Truc e Vittoria Ruffilli (figlia del team manager Massimo), una velocista come Chiara Sacchi, tre giovani come Benedetta Della Corte, Rebecca Rigamonti e Monia Garavaglia. E poi c'è una mia scommessa: Lisa Aime, che coi suoi 26 anni è la più "anziana", ma che a livello ciclistico aveva esperienze solo amatoriali; ci ha chiesto di avere una possibilità, e dato che ha una voglia veramente fuori dal comune, mi sono sentito di dargliela. Adesso l'obiettivo è di consolidare e far maturare (in tutti i sensi!) queste atlete e su tale base tentare qualche innesto di livello: ogni settimana riceviamo richieste di cicliste che vorrebbero entrare in squadra, stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. L'idea è di avere l'anno prossimo un team competitivo, per ora ci stiamo accontentando di qualche piazzamento nei dieci e di aver creato un clima sereno in squadra. Da provare a mettere in pratica "sul campo" con risultati sempre migliori.»