È come se avesse rimesso ordine ai suoi pensieri e ai suoi ricordi. È come se avesse sistemato quella soffitta carica di sentimenti e li avesse catalogati, riordinandoli con passione e cura, come se l’avesse fatto lui, papà Nerio, e forse è stato davvero così. Paolo, in questo caso Marabini, l’ha fatto per suo papà ma anche per sé stesso. Un gesto di altissimo egoismo che poi come spesso accade sfocia nell’altruismo più alto con l’inaugurazione - avvenuta questa mattina, alla vigilia di quello che sarebbe stato l'ottantaseiesimo compleanno di Nerio - di uno scrigno pieno zeppo di storie ed emozioni, come del resto è una biblioteca.
Un luogo da perderci la testa e le giornate. Un posto da visitare e frequentare con regolare cadenza, per trovare quello che cercavate, ma soprattutto per ritrovare ciò che avevate dimenticato. La “Biblioteca dello sport Nerio Marabini” non è solo libri, ma anche fotografie e oggetti da memorabilia. Un luogo da visitare, da soli o in compagnia, che sorge alle porte di Bergamo. Prendete nota: via Libertà, 29, Seriate. Una volta sede dell'Officina Galli, archeologia industriale, qui si producevano interruttori di ceramica: oggi si dà spazio alla cultura, alla fantasia, alla conoscenza.
Già oltre 3000 i titoli catalogati e ordinati per argomento, con le immancabili e iconiche prime pagine della Gazzetta sparse qua e la sulle pareti, e non potrebbe essere altrimenti, non solo perché Paolo è una delle più apprezzate ed eclettiche firme della rosea, ma perché se si parla di sport è oggettivamente impossibile evitare di parlare del quotidiano sportivo più letto d’Europa.
E poi si cono tanti piccoli grandi oggetti: un biglietto d’ingresso alla finale di calcio vinta dall’Italia sull’Austria delle Olimpiadi di Berlino 1936; la maglia iridata di Peter Sagan; il fioretto di Valentina Vezzali. Non c’è tutto, ma c’è molto, moltissimo: dalla A alla Z. C’è anche chi ci sarebbe dovuto essere, ma la vita ce l’ha portato via troppo presto: Roberto Pelucchi, collega della rosea mancato a soli 50 anni, che per il ciclismo e il calcio aveva una autentica passionaccia. Qui ritroviamo anche lui, con i suoi libri e i suoi audiovideo.
Per noi amanti del ciclismo c’è tanta roba e non potrebbe essere altrimenti, visto che la biblioteca è intitolata a Nerio Marabini, figura storica e apicale dell’Uc Bergamasca: prima direttore sportivo, poi dirigente e, infine, presidente. Qui c’è tanto Giro d’Italia e Tour de France. Qui c’è tanto Felice Gimondi. Qui c’è tanta cultura: da Brera a Montanelli, da Orio a Guido Vergani a Gianni Mura, da Dino Buzzati a Vasco Pratolini, da Luigi Gianoli al “Divino” Bruno Raschi. Prendete nota, prendetevi del tempo, lasciate da una parte il cellulare e regalatevi un tuffo nel passato, qui troverete di tutto e di più: anche un po’ di voi.
Le visite saranno possibili dal 27 marzo per tre volte alla settimana (lunedì, martedì e mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30) oppure su appuntamento. È prevista una tessera associativa d’ingresso, gratuita per i ragazzi sino a 18 anni e con donazione (a partire da 30 euro all’anno) per gli adulti.
A proposito di contributi, la raccolta di volumi e cimeli sportivi è sempre aperta, è sufficiente scrivere a info@bibliotecasportiva.com.