Lo incontri poco pima di mezzogiorno: «Caio Franco!», «Ehi, ciao, devo andare, tra poco comincia il mio lavoro di speaker qui a Grenchen. Ci vediamo!».
Lo ritrovi sul far della sera: «Allora, Franco?», «Ciao, scusa ma devo correre, tra poco comincia la diretta della tv svizzera (ovviamente di lingua tedesca, ndr), sai che faccio il commentatore tecnico, no?».
È così, l'Europeo di Franco Marvulli è una corsa continua, nemmeno fosse ancora in pista. Quarantaquattro anni, una carriera che lo ha visto salire sui podi di Olimpiadi, mondiale ed europei e conquistare un lungo filotto di Sei Giorni, Franco Marvulli continua a vivere di ciclismo e di sport, impegnato in mille avventure. «La mia vita senza sport? Impensabile. Devo molto allo sport. Successi, sconfitte, soddisfazioni personali, una splendida giovinezza e rapporti amichevoli e preziosi con persone meravigliose. Ancora oggi sono ancora attivo nello sport, come moderatore, relatore, motivatore e narratore» scrive di sé sul suo sito. Gà, l'inarrestabile Marvulli...