I grandi campionati, europei o mondiali che siano, rappresentano anche un momento di confronto e di scoperta a livello tecnico, non solo agonistico.
La ricerca tecnologica su posizione, materiali e abbigliamento prosegue inarrestabile, ma soprattutto richiede sempre più tempo e applicazione, ma non sempre i corridori - che dividono quasi tutti l'attività su pista con quella su strada - possono trascorrere lunghe ore in galleria del vento. Ecco quindi che viene in soccorso la tecnologia con la creazione di veri e propri avatar: si prende un atleta, lo si porta in galleria del vento, si scannerizza la sua posizione e si costruisce un vero e proprio manichino con la stamante in 3D. A quel punto l'atleta può tornare a fare il suo lavoro, mentre gli ingegneri continueranno a lavorare con il suo avatar.
È chiaro come questa tecnologia risulti fondamentale soprattutto per le prove dell'inseguimento, individuale o a squadre che sia.