Andrea Cagna Ninchi, milanese, i giovanili anni (sono attorno ai cinquanta comunque…) portati bene – come si suole dire -, per oltre una ventina d’anni ha lavorato a RCS Sport. Sul significato del verbo “lavorare”, nel suo caso, qualche ex collega avrebbe molto da puntualizzare ma, si sa, che l’unanimità di giudizio e un po’ una chimera, difficilissima da raggiungere.
Per contro le opinioni – ovviamente e naturalmente - sono sempre libere e, stando ai fatti, Andrea Cagna Ninchi è un po’ figlio d’arte poiché il padre, Paolo, è stato a lungo figura di rilievo nell’ambito del Corriere della Sera. Andrea per una ventina d’anni e più circa ha frequentato, e pure operato, in vari ambiti di RCS Sport, spaziando dai settori del ciclismo, del marketing, dell’amministrazione e altro ancora con un modo di porsi leggero, con il suo naturale disincanto, talvolta a metà strada fra l’ingenuo (con virgolette) e il surreale, anche spinto, espresso con la parola e pure con la mimica facciale e l’atteggiamento, quasi come in una rappresentazione da teatro dell’assurdo. Agli inizi era in affiatato tandem con Marcello Piazzano, allora collaboratore all’ufficio stampa del ciclismo RCS, ora volto noto dell’informazione delle reti Mediaset. E pochi si Sono salvati dalla loro giovanile, irriverente, ma senza mai esagerare ironia.
Poco più di un anno fa Andrea Cagna Ninchi opera una scelta di vita, a 360 gradi, e lascia il sicuro posto fisso nel grattacielo RCS, con vista sulla tangenziale est e il Parco Lambro, il suo “nido protetto” nel centralissimo quartiere milanese di nascita, fra Porta Ludovica e Porta Ticinese, per imbarcarsi in un’esperienza nell’altro emisfero del globo, in Thailandia, precisamente nella rinomata località, nota a livello mondiale, dell’isola di Phuket, uno dei “paradisi terrestri” del turismo marino.
E qui ha giocato un ruolo importante, l’amicizia con Ivan Loreti, romano de Roma, che ha fatto tale scelta una quindicina d’anni prima, conosciuto ai tempi in cui Ivan, con papà, fratello e l’amico Ernesto Tisba, curava per conto di RCS Sport i collegamenti telefonici e informatici delle corse e di altre manifestazioni.
E così Andrea Cagna Ninchi ha dovuto rinunciare, da “bon vivant” qual è, a gustare le carni e manicaretti vari della pregiata e nota macelleria sotto casa, bere buon vino di varie parti d’Italia e ai diversi, gustosi, prodotti del territorio attorno a Varese Ligure, sovente meta di suoi fine settimana e, pure, alla cucina della mamma, da lui assai frequentata del resto. Anche nella mensa aziendale Andrea godeva di particolari attenzioni culinarie di varie addette che lo chiamavano sempre affettuosamente “Andreino” per il suo aspetto giovanile e fresca giovialità nei loro confronti.
E tutto questo è stato sostituito, con qualche piccolo rimpianto per il passato, dal cibo e dallo stile di vita esotico di Phuket.
Così come Ivan Loreti anche Andrea si è impegnato professionalmente nel settore portante dell’economia dell’isola, il turismo, occupandosi dell’affitto d’immobili turistici residenziali nella ricercata località.
Purtroppo, circa un mese fa, mentre guidava il motorino d’ordinanza per i suoi spostamenti professionali a Phuket, è stato tamponato violentemente da un altro motorino, indisciplinato, del particolare, sovente caotico e convulso traffico cittadino locale, riportando notevoli danni con dolorose ripercussioni in diverse parti del corpo. E’ stato così costretto a uno stop professionale ma, come ha confermato, ora è in netta ripresa, anche se i dolori sono tuttora avvertibili e sovente fastidiosi.
Ci vuole ben altro per preoccupare “Andreino” al quale auguriamo un veloce recupero di tutte le funzionalità motorie per il prossimo 2023, pur ricordando i suoi numerosi, subdoli, dispetti, soprattutto informatici e un po’ irriverenti, surreali pure, perpretati soprattutto nei confronti dello scrivente e della sua personale, costante, conclamata e perdurante idiosincrasia all’informatica.
Tutto perdonato e molto prima ancora che i fatti andassero in prescrizione per decorrenza dei termini.
Auguri Andrea.