Una mattinata di festa, applausi e celebrazione per gli atleti e Società Sportive del territorio. La cerimonia di consegna delle benemerenze organizzata sabato nella prestigiosa cornice di Villa Borromeo d’Adda ad Arcore dalla delegazione provinciale del CONI è stato questo e anche di più.
Campioni, campionesse e dirigenti di diverse discipline sportive si sono presi la ribalta e la Delegata Provinciale Martina Cambiaghi assieme al gruppo di fiduciari e tecnici composto da Benedetta Teruzzi, Luisa Biella, Angelo Cappuccilli, Roberto Villa, Laura Ballabio e Alessandro Crisafulli ha consegnato loro le benemerenze per i traguardi raggiunti.
Protagonista dell’evento, ovviamente, anche il ciclismo: a Giacomo Nizzolo (assente alla premiazione per degli impegni e rappresentato da papà Franco) è stata attribuita la Medaglia d’Argento al valore sportivo per i suoi molti successi tra cui spicca la doppietta Campionato Italiano – Campionato Europeo del 2020, senza dimenticare la prima vittoria tricolore ottenuta a Boario Terme nel 2016.
Oltre al “Mastino della Brianza” è stata premiata anche una storica compagine sportiva che nella sua storia ha brindato a numerosi successi ciclistici: l’Unione Sportiva Aurora, a cui è stata attribuita la Stella D’Oro al Merito Sportivo. L’Associazione di Desio, fondata nel 1922, ha avuto tra le sue fila campioni del pedale come Anselmo Citterio, capace assieme a Pucci, Benfenati e Bernardi di portare l’Italia sul secondo gradino del podio nella prova dell’Inseguimento a Squadre dei Giochi Olimpici di Londra 1948 e Tonino Domenicali che - con Faggin, Gasparella, e Gandini – conquistò l’oro nell’Inseguimento a Squadre a Melbourne ’56, la stessa edizione dei Giochi Olimpici in cui a trionfare nella prova su strada fu Ercole Baldini che ci ha lasciato nei giorni scorsi.
A margine della cerimonia di consegna delle benemerenze, la Delegata CONI Martina Cambiaghi ha rilasciato a tuttobiciweb alcune dichiarazioni su un tema importantissimo, e in questi giorni ancor più d’attualità dopo la scomparsa di Davide Rebellin: la sicurezza. «La triste notizia della tragedia capitata a Davide Rebellin ha colpito tutti noi, l’ambiente del ciclismo in particolare ma in generale tutto il mondo dello sport. Serve tanta collaborazione. Serve un patto tra lo sport, in questo caso il ciclismo, e le istituzioni in modo tale che si possa garantire a tutti di praticare attività sportiva in sicurezza. Ma prescindere dallo sport una persona, che sia agonista o amatore, deve sapere di poter praticare la sua passione in totale sicurezza» ha detto la dirigente.
Ed ancora: «Forse servirebbe anche un po’ di educazione civica, educazione stradale da parte degli automobilisti che guidano ed incontrano persone che praticano sport. Sarebbe necessaria».
Cambiaghi ha anche applaudito il movimento del pedale brianzolo. «Il movimento ciclistico nel nostro territorio è molto forte, sono diverse le Società attive e aver premiato oggi una storica e blasonata Società Sportiva e un grande campione con le benemerenze CONI ne è la prova; sono prova anche l’interesse e la passione della gente del territorio nei confronti del ciclismo. Quella passione che ha spinto la città di Seregno ad impegnarsi per ospitare la partenza di una tappa del prossimo Giro d’Italia. Servono eventi così per attirare l’attenzione nei confronti di una disciplina che è sinonimo di fatica e sudore ma certamente anche di grandi risultati ottenuti».