Ci ricordiamo ancora l’incredulità dipinta sul volto di Sjoerd Bax nemmeno un mese fa a Lissone, l’olandese, fino a quel momento praticamente sconosciuto in Italia, aveva vinto un po’ a sorpresa la Coppa Agostoni. Quel giorno non riusciva proprio a realizzare di essere riuscito a mettersi alle spalle grandi campioni come Alejandro Valverde e gli era servito del tempo per capire di aver ottenuto in un modo bellissimo la sua prima vittoria tra i Professionisti. Molti pensavano che quel successo fosse un caso, ma proprio oggi, nella settima tappa del Tour de Langkawi, Bax ha lasciato il segno di nuovo attaccando e poi vincendo allo sprint in un gruppo ristretto.
Appena subito dopo il traguardo il 26enne olandese sfoggia un sorriso gigantesco, gli occhi un po’ lucidi, ancora una volta deve realizzare quello che ha fatto. «Forse solo oggi ho veramente realizzato quello che ho fatto alla coppa Agostoni, guardandomi indietro mi sembra ancora qualcosa di assolutamente incredibile. Quel giorno era stata una sorpresa soprattutto per me e so che molti consideravano la mia vittoria come se fosse un caso, sono contento di essermi riconfermato dimostrando tutto il contrario. In effetti il percorso di oggi non era molto diverso da quello della coppa Agostoni: in circuito con delle salite, la fuga e lo sprint finale, credo proprio che questo tipo di corsa sia proprio adatto per me» ci dice Sjoerd che intanto ci ha riconosciuto, eravamo presenti proprio quel pomeriggio a Lissone quando il suo sogno è iniziato e prende l’occasione per confidarci che l’Italia è uno dei suoi posti preferiti.
L’olandese è stato protagonista di un’azione poderosa che l’ha visto prima portare avanti un tentativo di fuga in gruppo e poi lanciarsi in solitaria all’inseguimento della testa della corsa: «Davanti c’erano tre attaccanti, e insieme ad una quindicina di corridori abbiamo provato ad evadere dal gruppo - ci spiega Bax - nel plotoncino non c’era accordo e così ho voluto provare da solo poco dopo la prima salita. Mi sono lanciato letteralmente a bomba come se fosse uno sprint lunghissimo. Arrivato davanti, i due ragazzi rimasti non mi hanno dato una gran mano perché erano stanchi, ho dovuto fare io tutto il lavoro, non potevamo perdere tempo a guardarsi. Sono un ex biker e quindi sprintare nel finale è molto nelle mie corde soprattutto quando in fuga con me ci sono atleti che sono già un po’ provati dallo sforzo. Pedalavo a tutta e intanto dentro di me mi ripetevo “vincerò lo sprint, vincerò lo sprint”, era un modo per caricarmi ed effettivamente devo dire che ha funzionato»
Prima della coppa Agostoni non molti conoscevano Sjoerd Bax, un atleta che nell’ultimo mese è diventato uno dei protagonisti del team di Mathieu Van Der Poel. Effettivamente la sua avventura nel ciclismo è stata sempre in sordina, giovanissimo aveva iniziato in MTB, poi a sedici anni aveva deciso di puntare tutto sulla strada senza però mai trovare il colpo di pedale. «Le scorse stagioni per me sono state davvero terribili, mettevo tutto me stesso, ma avevo un problema al ginocchio che non mi consentiva di dare effettivamente il massimo, poi ad inizio anno ho cominciato l’avventura con il team Alpecin-Deceuninck ed è cambiato tutto quanto» ci racconta Sjoerd che intanto si emoziona ripensando ai momenti difficili della sua carriera. Questo 2022 è stato ufficialmente il suo primo vero anno tra i professionisti, il team olandese l’ha accolto facendogli conoscere un modo di approcciare le corse che forse noi abbiamo dato per scontato come l’altura e l’alimentazione. «Grazie a loro ho potuto fare lo step successivo – prosegue - ora correre in bici non è più solo un sogno».
È proprio notizia di ieri il suo passaggio al team UAE Team Emirates, un salto importantissimo per la sua carriera che sembra pronta per spiccare il volo.
«La vittoria di oggi la dedico proprio a tutto il team, un ringraziamento con il cuore per avermi accolto in questo anno e per avermi aiutato nei momenti difficili. Alla Alpecin-Deceuninck devo tutto perché mi hanno insegnato come vivere il professionismo e sinceramente sarei anche potuto restare, ma ho ricevuto un’offerta dal team UAE Team Emirates che è una squadra fortissima, era un’occasione che non potevo perdere.» ci dice infine Sjoerd Bax che per l’anno prossimo è pronto a gettarsi in una nuova avventura, intanto domani correrà la sua ultima corsa con la Alpecin Deceunick e con tutto il team proverà a raggiungere la quarta vittoria di squadra in questo Tour de Langkawi.