Sono solo quattro i corridori italiani in gara al Tour De Langkawi, una piccola minoranza in una corsa in cui gli atleti asiatici si prendono tutte le attenzioni dei media. Oggi nella volata di Raub è stato della partita anche Jakub Mareczko che, dopo la squalifica di Molano, è salito sul gradino più basso del podio. C’è un po’ di delusione sul volto del bresciano del team Alpecin Deceuninck che si trova sempre bene nelle corse dall’altra parte del mondo, voleva lasciare il segno e ripagare la squadra per l’enorme lavoro fatto durante la tappa. Bastano due parole che lo fanno sentire un po’ a casa per fargli tornare il sorriso e la consapevolezza che questa non è altro che la prima delle tante occasioni che avrà a disposizione qui in Malesia.
«Volevamo vincere questa tappa - ci dice immediatamente Jakub senza troppi giri di parole - la mia squadra ha fatto un lavoro incredibile, sin dai primi chilometri ci siamo messi davanti a tirare e insieme all’Astana abbiamo tenuto chiuso la corsa. Nel finale ci siamo un po’ persi, delle squadre senza velocisti hanno provato comunque a fare la volata e ci hanno rovinato un po’ i piani. Mi dispiace non aver ripagato il lavoro dei miei compagni perché non hanno sbagliato davvero nulla, sono sicuro che ci saranno altre occasioni per provare qualcosa».
In questi giorni il tempo in Malesia non è dei migliori, tra caldo e piogge improvvise c’è davvero un bel da fare soprattutto per chi come noi è abituato a quello italiano. «A differenza di casa qui fa caldissimo, in squadra siamo un po’ tutti in difficoltà. Stiamo cercando di bere parecchia acqua per non arrivare disidratati. Ieri c’è stato anche il fattore acqua, ha iniziato a piovere all’improvviso ed è scesa la temperatura, non è stato semplice concludere la gara» ci spiega Jakub che ieri ne finale si è staccato insieme ad altri velocisti, un motivo anche per salvare la gamba in vista di una tappa più adatta a lui come quella di oggi. «Ieri la salita non era troppo impegnativa ma l’abbiamo affrontata ad alta velocità e sinceramente ho preferito non sforzare troppo e non fare dei fuori giri. In squadra avevamo deciso di puntare tutto su Lionel Taminiaux che è molto veloce ma sicuramente tiene molto di meglio di me in salita»
Domani si arriva a Genting Highlands, la tappa regina del Tour de Langkawi e per Mareczko occorrerà soltanto salvare la gamba lasciando agli scalatori la possibilità di darsi battaglia nella salita finale. «Dalla quarta tappa in poi ci saranno fortunatamente altre occasioni per noi velocisti, anzi ce ne sono anche molte, occorre solo cercare di sfruttarle al meglio. Quello di oggi è stato un test importante perché mi ha fatto capire che la gamba è buona, ora ho più voglia che mai di centrare un successo - ci confida Mareczko - sono molti i velocisti forti in gruppo, ma io direi di tenere sotto controllo Gleb Syritsa, è giovanissimo ma in questi giorni ha dimostrato di andare molto forte. Nella prima tappa è riuscito a tenere benissimo sull’ultima salita nonostante abbia un fisico molto possente e oggi non ha nemmeno risentito dello sforzo. È alle prime corse nella massima categoria, ma si sta comportando davvero bene.»