Ieri per Stefano Oldani si correva la gara di casa, la Coppa Bernocchi è sempre stata quella corsa da seguire in strada da bambino sognando di essere uno del gruppo. Insieme alla sua Alpecin Fenix è stato tra i protagonisti di una corsa incredibile che nel finale non ha mancato di regalare emozioni: prima hanno cercato di far saltare il banco alle altre formazioni poi nella volata finale ha conquistato un bellissimo terzo posto tenendo testa anche a velocisti puri.
«Fin dalla partenza avevamo deciso di fare corsa dura e selettiva, forse anche un po’ troppo - ci confida Stefano Oldani - ci siamo presi molte responsabilità e già nel terzo giro del circuito della Valle Olona abbiamo provato a far saltare il banco ad alcune squadre, siamo andati talmente forte che quasi mettevano in difficoltà anche me. Il caldo ha condizionato molto la corsa, sinceramente arrivando dalle ultime gare proprio non me lo aspettavo e molti corridori ne hanno patito parecchio. Tutti i miei compagni hanno creduto in me fino alla fine, hanno tirato nell’ultima parte di gara per portarmi nella posizione migliore, sono stati fantastici»
C’è molta soddisfazione negli occhi di Stefano Oldani che proprio ieri giocava in casa, è un terzo posto che vale ancora di più se si considera che ha dovuto vedersela con uomini già in partenza molto più veloci di lui allo sprint. «Sapevo che in volata i più pericolosi erano Ballerini e Trentin e così ho tenuto d’occhio loro. Ho preso subito la ruota di Davide e quando è partito lo sprint ho cercato di fare il mio meglio, sono soddisfatto perché è un podio per me di prestigio e poi lo ammetto, correre in casa è qualcosa di unico» ci spiega Stefano sottolineando come la Coppa Bernocchi sia la gara del cuore. Negli ultimi giri del circuito ha cercato di far saltare la corsa in ogni modo, prima con tutta la squadra e poi inserendo nei tentativi andati all’attacco e ad un certo punto ha anche creduto che effettivamente in pochi si potesse arrivare, dietro però il gruppo incombeva minaccioso. «Nell’azione partita in cima alla torba con anche Alaphilippe ho speso molte energie perché in effetti ci credevo davvero. Il ritardo del gruppo però non è mai andato oltre i 15” e così ad un certo punto ci siamo rialzati. Sicuramente queste azioni mi hanno condizionato, ma sono contento di aver provato»
Stefano sta portando a termine una stagione bellissima che l’ha visto più volte protagonista. Ancora abbiamo negli occhi la sua vittoria nella dodicesima tappa del Giro con arrivo a Genova, il primo successo tra i pro arrivato in un modo inaspettato e speciale. «E’ stata una stagione incredibile, logicamente l’emozione più grande è stata la vittoria al Giro ma ho ottenuto dei bei risultati, sono orgoglioso di quello che sto facendo. La squadra mi ha accolto alla grande e mi ha dato un ottimo supporto, ora mancano solo le gare di casa, alla fine sono le più magiche. Ci sono la Tre Valli, il Lombardia e le corse in Veneto, tengo veramente a chiudere la stagione al meglio. » ci dice ammettendo che in Alpecin è cresciuto e crescerà ancora. L’anno prossimo ci sarà la promozione nella categoria World Tour, per lui un ritorno dopo l’esperienza in Lotto anche se in questa stagioni ha corso tutte le gare più importanti. Il 2023 sembra dietro l’angolo e già qualcosa frulla nella testa del ventiquattrenne lombardo, prima però ci sono le ultime corse dell’anno dopo ce la metterà tutta per dare il meglio si sé.