Oltre a tantissimi problemi, l’emergenza Covid ha aperto al ciclismo tante strade nuove, ha portato idee, ha suggerito nuove soluzioni.
E le abitudini di corridori, appassionati e narratori potrebbero presto subire radicali cambiamenti.
Questa possibilità relativa ad un nuovo disegno del calendario emerge in maniera evidente nell’intervista one-to-one che il presidente dell’Uci David Lappartient ha concesso ai colleghi di WielerFlits.
«La Parigi-Roubaix si è sempre disputata la seconda domenica di aprile ma lo scorso anno, a causa del covid, è slittata al 3 ottobre e non è certo stata meno bella, anzi, è stata una delle edizioni più eroiche della storia. Così ne ho parlato con gli organizzatori di ASO: mi hanno detto che prima non avevano mai pensato di cambiare la data della Parigi-Roubaix, ma ora le cose stanno diversamente».
Ma l’idea di Lappartient è ancora più ricca: «Chiudere la stagione con il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix? È qualcosa che non potevamo immaginare in passato. Adesso mi chiedo: perché no? La scelta di disputare forse i due più grandi monumenti alla fine dell'anno potrebbe aprire nuove prospettive».
Anche perché, spiega sempre il numero uno dell’Uci, non ci sono regole a riguardo: «Abbiamo assegnato le licenze WorldTour agli organizzatori per il 2023, 2024 e 2025. Loro hanno la certezza dello status di WorldTour, ma la data in cui si svolgerà la gara è ancora oggetto di discussione. L'organizzatore non ha una data fissa nel calendario internazionale».
È chiara, da queste parole, l’intenzione di rendere un po’ meno intenso il mese di aprile ma da italiani ci chiediamo: se questo progetto andrà in porto, che fine farà Il Lombardia? Che ne pensano i vertici di RCS Sport? Hanno forse già una soluzione alternativa? Magari Il Lombardia a ferragosto come nel 2020?
Lappartient vuole riformare il calendario per evitare la sovrapposizione delle gare WorldTour e quindi procedere con una riorganizzazione del calendario: «La maggior parte degli organizzatori ha capito che un cambio di data può offrire nuove possibilità e opportunità. Non è ancora chiaro come attueremo la riforma, ma tutte le parti del ciclismo ci hanno indicato di essere aperte a considerare i cambiamenti».
Non ci saranno grandi spostamenti, invece, per i Grandi Giri: «Può darsi che un Grand Tour possa essere posticipato di una o due settimane (in questo caso sarebbe il Giro d’Italia perché non si può spostare la Vuelta visto che le date dei prossimi mondiali sono già fissate, ndr), ma sostanzialmente il calendario rimarrà lo stesso. Il Tour de France sarà organizzato a luglio. Il Giro d'Italia continuerà a svolgersi prima del Tour de France, mentre la Vuelta a España seguirà la Grande Boucle. Non c’è spazio per grandi spostamenti: non si può aprire la stagione con un Grande Giro e non si può arrivare a fine ottobre a causa delle condizioni meteorologiche in alta montagna».