Era una delle poche aree della penisola iberica in cui ancora non era prevista una gara professionista, ma da quest’anno anche la Galizia potrà contare su una sua corsa. Si chiama O Gran Camiño, si svolgerà dal 24 al 27 febbraio per un totale di quattro tappe ed è organizzato dall’ex professionista galiziano Ezequiel Mosquera, con 4 formazioni WorldTour e 9 Professional al via tra le altre, comprese le tre squadre italiane. 22 anni dopo la cancellazione della Vuelta a Galicia, il grande ciclismo torna così nella regione nord-occidentale della Spagna.
IL PERCORSO
L’unica tappa adatta agli uomini veloci è la prima, da O Porriña a Vigo per 166 km. Il finale è ondulato, senza però mai toccare pendenze importanti, motivo per cui i velocisti più resistenti dovrebbero riuscire a giocarsi la tappa. Nella seconda tappa sarà il finale a fare la differenza: si parte da Bertamirans, si passa per Santiago de Compostela, e si finisce sul terribile strappo verso il Mirador do Ézaro dopo 182 km di gara. I dati parlano di un muro di circa 2000 metri con pendenza media superiore al 13%, destinato a fare una selezione piuttosto netta.
Ancora più impegnativa è però la terza frazione, la Maceda-Luintra di 149 km. In particolare, gli ultimi 50 km prevedono scintille, con le scalate in rapida successione dell’Alto de Nogueira (7 km al 7%), l’Alto de Seragude (7,4 km al 6,7%) e l’Alto de Moura (8 km al 7,4%), che verrà scollinato a 3 km dall’arrivo. Chi vorrà vincere la corsa, dovrà arrivare davanti qui.
Per non farsi mancare nulla, la corsa a tappe galiziana si concluderà con una cronometro in quel di Sarria, lunga 15,8 km. Non è del tutto pianeggiante, visto che ci sono almeno tre tratti di circa 600 metri che salgono leggermente, compresi gli ultimi 400 verso l’arrivo al 7,7%. Se la classifica generale non sarà ancora definita, ci sarà spazio per provare a ribaltarla.
(Altimetrie in copertina)
I FAVORITI
Per essere la prima edizione, O Gran Camiño potrà contare su una buona startlist. In primis ci sarà Alejandro Valverde (Movistar), che dopo lo stop cautelare a causa dei suoi contatti con positivi al covid, vorrà aggiungere al suo infinito palmares anche la nuova corsa galiziana. Con lui ci saranno anche Ivan Sosa e Gorka Izagirre, che potrebbero avere a loro volta ambizioni di classifica. I rivali più accreditati sembrano essere Jakob Fuglsang e Michael Woods (Israel-PremierTech), ma attenzione anche a Hugh Carthy e Mark Padun (EF Education-EasyPost).
Possibili outsiders sono anche Jesus Herrada e Ruben Fernandez (Cofidis) – e nel team francese occhio anche a Benjamin Thomas, vincitore dell’Etoile de Besseges – Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), Eduardo Sepulveda (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Sergei Chernetski (Gazprom-Rusvelo), Gavin Mannion (Human Powered Health) e Ricardo Vilela (W52/FC Porto).
Tra gli italiani potrebbero avere ambizioni di classifica generale Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè) e Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), mentre per i successi parziali proveranno a mettersi in gioco Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa), Filippo Fiorelli e Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizanè), Alessandro Fedeli e Marco Canola (Gazprom-Rusvelo). All’esordio stagionale anche Alessandro De Marchi e Marco Frigo (Israel-PremierTech).