Elia Viviani torna a sorridere. Una settimana dopo l’intervento di ablazione a cui si è sottoposto all’ospedale di Ancona, il veronese ha affrontato ieri a Montecarlo il primo controllo, un eco-doppler.
«È andato tutto bene - ha spiegato Elia a La Gazzetta dello Sport -. Le arterie femorali, dove erano entrate le sonde, si sono ricucite bene e questa era l’importante. Poi il battito era regolare e anche i liquidi erano a posto. A questo punto, dovrei tornare a pedalare mercoledì 3 febbraio con passeggiate di un’ora».
Ovviamente la prima telefonata, esiti alla mano, è stata con il dottor Roberto Corsetti, il medico dello sport e cardiologo che segue Elia da sempre. «Mi sono messo completamente nelle mani dei medici e mi fido ciecamente, sto seguendo alla lettera le loro indicazioni. Andrò da Corsetti per un test da sforzo venerdì 5 o sabato 6 febbraio».
In accordo con la Cofidis, il programma agonistico del veronese non cambierà: «Ho parlato con la squadra e abbiamo deciso che andrò comunque all’Uae Tour che comincia il 21 febbraio. Non sarò al meglio, ovviamente, ma potrò svolgere quel lavoro fondamentale per preparare la Tirreno-Adriatico che ora diventa l’obiettivo numero 1 della prima parte di stagione».
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