Dopo aver portato a casa un’edizione 2020 oltremodo difficile, slittata ad ottobre per via della pandemia, e che ha visto coinvolto il Trentino con l’arrivo della 17a tappa a Madonna di Campiglio, la macchina organizzativa del Giro d’Italia del 2021 è in pieno movimento. E tutto sembra prospettare che le strade della provincia di Trento saranno ancora una volta teatro di tappe che potranno rivelarsi decisive per designare il vincitore dell’edizione n. 104 della gara rosa. Con la collaborazione di Trentino Marketing, lo staff tecnico di Rcs nei giorni scorsi è salito in Trentino per compiere una serie di sopralluoghi e di incontri al fine di valutare possibili arrivi di tappa e ipotesi di percorsi di gara. I tecnici di Rcs sono stati giovedì in Val di Fassa, a Canazei, mentre ieri si sono recati in Vallagarina, a Rovereto e a Sega di Ala nella Lessinia trentina.
In questi incontri sono state coinvolte direttamente anche le amministrazioni comunali di Rovereto, Canazei e Ala, oltre ad altri soggetti preposti ad assicurare il necessario supporto organizzativo e logistico e che in Trentino si affida a quella risorsa tanto professionale quanto identitaria costituita dal volontariato attivo.
Per il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, «Il Giro d’Italia sulle strade del Trentino è sempre un motivo di forte orgoglio per un territorio che ha dato e continua a dare al ciclismo campioni che hanno saputo conquistare il cuore di tanti tifosi. Con gli organizzatori del Giro d’Italia si è da tempo costruito un rapporto solido grazie alla grande professionalità messa in campo nelle precedenti edizioni del Giro dai comitati organizzatori sostenuti dalle amministrazioni e affiancati dal volontariato. Sono certo che le ipotesi che si stanno vagliando, in particolare in Vallagarina con un arrivo davvero originale e spettacolare, potranno garantire un elevato contenuto tecnico, ma anche la giusta cornice per apprezzare con una visibilità internazionale la bellezza e la varietà del nostro territorio».
Nel dettaglio, sarà la temibile salita della Sega di Ala ad assegnare la vittoria nella tappa trentina dopo i passaggi da Trento, Predazzo con i suoi trampolini olimpici, Lago di Tesero e Baselga di Pinè. L’erta finael sale dai 148 metri di Sdruzzinà ai 1224 di Sega di Ala lungo 11,4 chilometri con un dislivello di 1.076 metri e una pendenza media del 9,4% con punte massime del 13,7 tra l’ottavo e il nono chilometro.
È la stessa salita che venne proposta dagli organizzatori del Giro del Trentino nel 2013 con tappa e classifica finale dominate da Nibali, capace di anticipare Santambrogio di 8”, Aru di 44, Evans di 1’02” e Wiggins di 1’39”. Proprio Sir Bradley ebbe un problema al cambio che lo costrinse a cambiare la bicicletta e lo vide protagonista di un gesto incredibile quando scagliò la sua Pinarello a bordo strada con rabbia e questa andò a parcheggiarsi incredibilmente a ridosso del muro (guarda il video).