Se metti una curva, anche se piuttosto aperta, a 100 metri dal traguardo di un presumibile arrivo in volata sai che qualche rischio di caduta c'è. Se poi in quella curva al centro della strada fa bella mostra di sé un palo indicatore della segnaletica stradale con tanto di isola in porfido, allora c'è la matematica certezza di avere una caduta.
E attorno al palo puoi arrotolare tutta la gommapiuma che vuoi, anche dieci materassi ma il risultato non cambia. Sarà il contatto corridore-terra a causare dolori e ferite, nessuno atterrerà sul morbido.
Puntualmente è andata così ieri al Gp Kranj: palo in mezzo alla curva, ben fasciato di gommapiuma gialla, corridori che arrivano a tutta, i primi due passano e gli altri finiscono a terra. Il fatto che (fino ad ora) nessuno dei corridori abbia riportato gravi conseguenze non assolve né gli organizzatori né coloro che hanno il dovere di sorvegliare e approvare certi percorsi. È inutile stilare regolamenti e spendere ovunque parole sulla sicurezza se poi si lasciano dei pali in mezzo alla curva in piena volata...
Per la cronaca, l'Uci ha annunciato un'inchiesta sui fatti, attende i rapporti dei commissari ma - ci chiediamo - cosa possono scrivere i commissari se erano presenti e non hanno fatto rimuovere il palo o spostare l'arrivo? Che andava tutto bene e che i corridori sono caduti per la solita, inevitabile fatalità.