Una bevanda misteriosa, fornita ad un centinaio di atleti britannici prima delle Olimpiadi di Londra 2012. Una bevanda “miracolosa”, finanziata con i soldi dei contribuenti e con la massima riservatezza.
Le rivelazioni del quotidiano inglese Daily Mail parlano, sulla base dei documenti del Dipartimento della Difesa, di un progetto segreto di UK Sport, l’agenzia governativa responsabile del finanziamento dello sport olimpico e paralimpico nel Regno Unito, costato centinaia di migliaia di sterline, probabilmente milioni. Il farmaco in questione si chiamava DeltaG, una bevanda che stimola la produzione artificiali di chetoni.
I chetoni sono prodotti nel fegato come sottoprodotto della perdita di grasso quando il corpo non assume abbastanza carboidrati. Con DeltaG, gli atleti di resistenza in particolare potevano raggiungere uno stato chetogenico eccellente nonostante il consumo di molti carboidrati. Chetoni artificiali, e quindi chiaramente contro le regole antidoping.
Secondo il dossier, non meno di 91 atleti d'élite britannici in otto discipline olimpiche hanno ricevuto la sostanza DeltaG. Tutti dovevano firmare l'accordo di non divulgazione vincolante; un documento che li obbligava a non parlare mai della loro partecipazione al progetto e allo stesso tempo addossava a loro stessi la totale responsabilità in caso di accertamenti antidoping o problemi di salute negli anni a seguire. La metodica selezione effettuata da UK Sports riguardava ciclismo, hockey, vela, atletica leggera, nuoto e pentathlon moderno. Per quel che riguarda le gare ciclistiche, a Londra i britannici hanno vinto otto delle 18 medaglie d’oro in palio.
Il dossier ricorda come UK Sport sia stata fondata nel 1997 dopo un’edizione deludentissima dei Giochi di Atlanta per i colori britannici ed è nata proprio quando sono state gettate le basi per il progetto Londra 2012.
Il dossier spiega che lo staff di ricerca e innovazione di UK Sport è venuto a conoscenza della nuova sostanza attraverso una pubblicazione del 2007 che parlava dei militari statunitensi e delle loro "prestazioni di resistenza fisica e cognitiva".
L'organismo sportivo avrebbe contattato gli americani, ha coinvolto l'Università di Oxford estanziato un budget di 10 milioni di sterline per lavorare sul DeltaG. UK Sport avrebbe pagato per i test su rematori e ciclisti - le fatture dell’ordine di sei cifre ciascuna sono documentate - giustificate tra l'altro come "borse di ricerca" per gli studi sugli atleti.
Sui chetoni, nel frattempo, il dibattito si è acceso: la chetosi è uno stato fisiologico temporaneo e sarebbe difficile da dimostrare o testare con qualsiasi campione post-evento. Ma lo scorso anno, durante il Tour, la questione è venuta alla ribalta quando si è scoperto come la Jumbo-Visma stesse usando una bevanda miracolosa a base di chetoni. Le prestazioni, secondo alcuni studi, migliorerebbero del 15%. La Wada sta studiando la questione ma non si è mai pronunciata a riguardo e l'uso dei chetoni non è al momento illegale.