«La selezione colombiana per il Tour de l’Avenir? Non la capisco e non sono d’accordo, bisogna cambiare i criteri». È un Nairo Quintana senza peli sulla lingua quello che risponde alle domande del podcast El Lenero e critica le scelte della sua Federazione che ha inserito nella preselezione per il grande appuntamento francese riservato agli Under 23 Andrés Camilo Ardila (UAE Team Emirates), Santiago Buitrago (BahraincMcLaren), Jhojan Garcia e Juan Fernando Calle (Caja Rural-Seguros RGA), Daniel Arroyave e Rafael Pineda (UAE Team Colombia), Diego Camargo e Jesus David Pena (Colombia Tierra de Atletas).
«In Colombia abbiamo un certo numero di corridori che potrebbero approfittare di una corsa così importante per trovare una squadra e invece vengono chiamati ciclisti che già sono professionisti e fanno parte di grandi team. È una scelta che non condivido, perché questi corridori hanno già l’opportunità di affrontare grandi corse con le loro squadre e disputare l’Avenir non aggiunge niente alla loro situazione. Meglio lasciare spazio a corridori emergenti, che possano sfruttare quella corsa come un’importante vetrina».
Quintana ha vinto il Tour de l’Avenir nel 2010 e dopo di lui l’hanno conquistato altri corridori colombiani come Esteban Chaves (2011), Miguel Angel Lopez (2014) e Egan Bernal (2017).