Per la prima volta dal 24 marzo, giorno ufficiale del rinvio dei Giochi di Tokyo al 2021, il presidente del Cio Thomas Bach è tornato a parlare e lo ha fatto rilasciando una lunga intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Ecco i passaggi principali.
ANNUNCIO RITARDATO. «Sin da metà febbraio abbiano costituito un gruppo di lavoro con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 21 marzo ci hanno informato della diffusione massiccia del virus anche in Sudamerica e in Africa, abbiamo convocato una riunione d’urgenza per l’indomani. Abbiamo deciso rapidamente, avremmo voluto annunciare il rinvio già il 22 marzo ma i nostri amici giapponesi hanno chiesto del tempo. D’altra parte non si tratta di decidere se rinviare una partita di calcio o una maratona ma un evento ben più complesso».
E ancora: «Sono stati necessari solo tre giorni per decidere il rinvio e sei giorni per fissare le nuove date. Avere tempi più brevi non sarebbe stato possibile».
ANNULLAMENTO. «Abbiamo valutato anche l’annullamento, ma questo avrebbe comportato la sdistruzione dei sogni di 11.000 atleti, dei loro llenatori, famigliari e amici e dei nostri ospiti giapponesi. Così abbiamo deciso di andare avanti, con il governo giapponese che continuerà a fare la sua parte e il Cio pure, anche se sappiamo che per noi questo vorrà dire centinaia di milioni di dollari in costi supplementari. E sottolineo che il Cio ha una assicurazione che copre i rischi di un annullamento ma non quelli di un rinvio».
BOICOTTAGGIO. «L’annunciato boicottaggio dei canadesi? Ricordo solo che secondo la carta olimpica ogni comitato nazionale è obbligato ad inviare una squadra ai Giochi. È la regola che abbiamo applicato nel 1980 e nel 1984».
NUOVO RINVIO. «Cosa succederà per quanto riguardo la pandemia non lo sappiamo, ma una cosa è certa: i nostri partner e il primo ministro giapponese ci hanno detto chiaramente di non poter pensare ad un eventuale nuovi rinvio. Non è possibile pensare di spostare i Giochi come può accadere per un torneo di tennis o una partita di calcio. Ma l'OMS sostiene la nostra scelta del 2021 e io sono sicuro che vivremo un’edizone straordinaria dei Giochi».
FINANZIAMENTI PROLUNGATI. «Il Cio ha deciso di continuare ad essere al fianco dei Comitati Olimpici più piccoli e delle federazioni che già aiutiamo. Tutti questi afondi sono stati prolungati di un anno».
CONTROLLI. «La pandemia ci costringe ad adottare nuove procedure. Una di queste precede che uno dei due campioni prelevati negli esami prima dei Giochi saranno congelati e conservati per dieci anni. Quando saranno disponibili nuove tecniche, questi campioni saranno testati di nuovo. Avremo anche un nuovo programma di test pre Giochi che sarà attivo fino al 22 luglio 2021, alla vigilia delle Olimpiadi».