È stata una lunga notte, in Belgio, e poi alla fine le decisioni sono arrivate. Il Paese, che per il momento è tra i meno colpiti dal coronavirus, si ferma per cercare di proteggersi. E si ferma anche lo sport. Si sono rincorse per ore le voci sui provvedimenti che avrebbe adottato il governo guidato da Sophie Wilmès, c'è stata dura battaglia tra chi proponeva la linea dura e chi riteneva sufficiente fermarsi a vietare gli assembramenti con più di 1000 persone.
Alla fine ha vinto la linea dura, tutti fermi fino al 4 aprile. Completamente cancellata la campagna ciclistica delle Fiandre con una sola piccola speranza, legata al 5 aprile. Quella domenica, infatti, è in programma il Giro delle Fiandre e il sogno di tutto il Belgio è quello di non dover rinunciare alla corsa più amata, quella che non si è fermata nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale.
Aggrappàti al Fiandre, aggrappàti ad una speranza: ma sarà dura.