Investire nel ciclismo conviene e una ulteriore conferma - concreta e suffragata da dati e numeri - ci arriva dalla Francia. La città di Albi ha vissuto una “prima volta” storica: accogliere il Tour de France per tre giorni. La città che sorge sulle rive del Tarn ha ospitato l’arrivo di tappa il 15 luglio (vittoria di Wout Van Aert), il giorno di riposo il 16 e la partenza della tappa successiva il 17, con il gruppo diretto a Tolosa dove ha vinto Caleb Ewan.
Ma aldilà della novità storica, del punto di vista sportivo e delle bellezze di Albi, tra l’altro città natale di Henri Toulouse Lautrec, vogliamo soffermarci sull’aspetto economico.
Ad aiutarci a capirne di più c’è uno studio della Università di Tolosa, realizzato da uno studente per un master in ingegneria e management delle organizzazioni sportive, e richiesto dal comune di Albi.
Bene, 2000 persone hanno risposto al questionario: secondo quanto emerso, il ritorno economico è stato di circa 1, milioni di euro dei quali 584.000 per gli alberghi, 424.000 per pranzi e cene e 369.000 per tutte le altre spese.
La spesa della città per ospitare tre giorni il Tour è stata di poco superiore ai 500 mila euro il che porta ad una conclusione inequivocabile: per ogni euro investito, ne sono entrati tre come ritorno economico e questo senza contare le altre ricadute - tipo quelle turistiche - a lungo termine.
A proposito di turismo, lo studio sottolinea proprio l’impatto del Tour sotto questo profilo, con un 20% di presenze straniere calcolate nei tre giorni della Grande Boucle.
Dal punto di vista mediatico, la copertura dell’evento ha permesso di mostrare la città, che è patrimonio mondiale dell’Unesco, al mondo intero. Con la particolarità che la tappa del 15 luglio è stata una delle più seguite in tv dalla Francia, con oltre 4 milioni e mezzo di spettatori.