Dopo aver scalato crateri lunari e aver affiancato le più svariate tappe della mobilità a quattro ruote, Goodyear, il celebre marchio dello Stivale Alato, ritorna nel mondo delle bici con prodotti di altissima gamma realizzati internamente nel nuovo e moderno stabilimento in Taiwan.
Goodyear, una storia incredibile
A dire il vero, nella storia di Goodyear c’è molto di più, infatti, oltre al grande primato di vittorie nelle gare automobilistiche si affiancano le produzioni di pneumatici destinati agli aeri o ai super trasporti pesanti, insomma, in un ipotetico alfabeto della produzione di pneumatici, questa storica azienda va dalla A alla Z. Il mondo delle bici oggi è diventato un segmento molto combattuto, uno spazio dove i colossi produttori di gomme inseriscono il meglio delle proprie tecnologie rifinendo così prodotti competitivi sotto tutti gli aspetti. La nuova linea di pneumatici Goodyear Bikes, terzo player assoluto al mondo con più di 160.000.000 di pneumatici venduti e più di 6000 brevetti all’attivo, va dalla strada fino alla mtb e lo fa con articoli tecnicamente evoluti.
Dalla vulcanizzazione della gamma ai giorni nostri
Tutto ha inizio nel 1842, anno in cui Charles Goodyear scopre e brevetta il processo di vulcanizzazione della gomma ed oggi, anno 2019, è proprio il distributore Mandelli a credere nella riscossa del brand affiancandolo come distributore esclusivo per i prossimi due anni. In particolare modo, avremo in Italia due pneumatici dedicati alle bici da strada ( Eagle F1 SuperSport e Eagle F1 ), quattro dedicati alla MTB ( Peak, Escape, Newton e Newton St) e altri quattro dedicati alla gravel e al mondo delle commuter ( Connector, Country Transit Speed, Transit Tour ).
Bici da strada in pole position con prodotti Ultra High Performance
La ricerca messa in atto da Goodyear è enorme e tale e quale è lo viluppo, tutto gestito autonomamente in una fabbrica avveniristica a Taiwan. In questo stabilimento ogni cosa è di Goodyear, dalle conoscenze applicate fino ai macchinari. La nuova mescola proprietaria sfrutta le competenze maturate nelle competizioni e unisce alla gomma naturale il grafene e le molecole di silice. in soldoni: +10% di efficienza, +8% di tenuta, +7.2% di durata. In particolare modo, è proprio il modello Eagle F1 Super Sport ( 23c, 25c,28c ) ad essere destinato alle competizioni e a fermare l’ago della bilancia a 190g nella misura 25c. Questo sfrutta la cintura antiforatura R:Shield ben posizionata sotto il battistrada a sezione ridotta e posta appena sopra la carcassa Ultimate da 120TPI. La versione Eagle F1 ( 23c,25c,28c,39c,32c ) differisce per una leggera scolpitura del battistrada e per la cintura antiforatura di 20mm rispetto a quella di 15mm utilizzata nel modello più corsaiolo e completamente slick. La mescola resta la stessa mentre cambia il profilo e l’altezza del battistrada. Qui trovate un interessante VIDEO.
Gravel e city bike
Connector è lo pneumatico destinato al gravel e al ciclocross, comprese tutte le declinazioni che rendono queste due specialità sempre più amate. Il battistrada ha un disegno versatile che lo fa correre bene su terreni diversi con tasselli centrali rimpiccioliti e perfezionati per assicurare grande continuità nel rotolamento e tasselli laterali più distanziati e pronunciati per mordere in curva. La mescola utilizzata si chiama Dynamic:SIlica4 e la protezione antiforatura in Nylon viene soprannominata Armor Protection. Fanno parte della stessa famiglia i modelli Country, Transit Speed e Transit Tour, tutti tre destinati sia al gravel, al turismo e all’utilizzo quotidiano.
Per le mtb la gamma è ancora più vasta
Peak è il modello giusto per il cross-country con Escape che si ricava un ruolo da protagonista nel trail. Newton e Newton St nascono per il DH e sfruttano disegni e mescole per regalare grip in grande quantità.
La gamma verrà commercializzata entro i primi mesi del 2020 e per quanto riguarda il tubeless potrete per ora apprezzarlo solo sulla linea di prodotti destinati alla mtb. La prima coppia di Eagle F1 è già stata montata e in questi giorni vedrà la strada, quindi, seguiteci per leggere le nostre prime impressioni.