Chris Froome parla per la prima volta dopo il grave incidente che ha messo fine alla sua stagione al Criterium du Dauphinè. Il britannico del Team Ineos nella prima puntata di Road to recovery sulle pagine social della sua squadra ripercorre il grave incidente capitatogli in ricognizione il 12 giugno e racconta come sta recuperando dall'infortunio.
«Stavo provando il percorso della quarta tappa (a cronometro) del Criterium, ero entusiata di mettermi alla prova prima del Tour, era un test importante per vedere a che punto fossi. Della caduta non ricordo nulla, abbiamo ricostruito cosa è successo da quanto ha riportato chi mi ha visto: mi stavo soffiando il naso e una forte raffica di vento mi ha buttato giù. Dopo l'impatto i ricordi sono confusi: mi è rimasto in testa uno scambio di battute con chi c'era in ammiraglia, il mio primo pensiero era risalire in bici. È stata una grande delusione rendermi conto che mi ero fatto molto male e di certo non potevo riprendere la corsa e nemmeno pensare di correre il Tour de France per cui mi ero allenato duramente. Deve essere stata una scena tipo quella di un telefilm medico come Grey’s Anatomy» ricorda sdrammatizzando.
«Ho provato una grande sofferenza, non solo fisica. 24 ore prima pensavo solo a vincere il Criterium del Delfinato, poi mi sono ritrovato in un letto d'ospedale in terapia intensiva. Ho provato sollievo quando i medici mi hanno detto che mi sarei ripreso al cento per cento. A posteriori posso dire di essere stato fortunato - continua il vincitore del Giro d'Italia 2018, del Tour de France 2013, 2015, 2016 e 2017 e della Vuelta a España 2011 e 2017. - Devo ringraziare di cuore la mia famiglia, in particolare mia moglie Michelle, che ha mollato tutto per venire a darmi forza. Parlava con i dottori e mi aggiornava, insieme ai nostri figli mi ha trasmesso positività. Negli scorsi giorni ho avuto il via libera per riprendere a muovermi. Svolgo 3 ore di fisioterapia al mattino, più altre 2 di esercizi al pomeriggio da solo a casa».
Infine un ringraziamento ai tifosi: «Le giornate sono piene, ma il numero incredibile di messaggi e lettere che ho ricevuto quando ero in ospedale mi ha dato la motivazione a tenere duro. Il mio obiettivo è presentarmi al via del Tour de France dell’anno prossimo, con la condizione che avrei avuto quest'anno o anche più forte. Ogni settimana mi do un piccolo traguardo da raggiungere e vedo un leggero miglioramento. Non sarà un percorso facile, ma a piccoli passi ci arriverò».